Il lungometraggio “Il Bacio Azzurro” The Blue Kiss- concorre alla V^ edizione del “Best Practices Award 2014″ dell’ONU nell’ambito delle attivita del decennio “Water for Life” delle Nazioni Unite, le quali hanno già conferito all’opera il proprio patrocinio unitamente a quello dell’Unesco.
l film è stato girato sui luoghi d’acqua d’Irpinia, tra le sorgenti di Cassano, Montella, Volturara, Caposele che, insieme alle sorgenti di Serino, rappresentano uno dei bacini acquiferi più grandi del Pianeta.
E’ un viaggio, appunto, tra le sorgenti, l’acquedotto del Calore, gestito dall’Alto Calore Servizi S.p.A,. e l’acquedotto Pugliese S.p.A..
Esso mostra l’intero ciclo dell’acqua: dalla captazione, alla distribuzione, alla depurazione fino allo scarico nei fiumi.
Un tour per mostrare ciò che risiede, accade dietro a quel semplice gesto di bere un bicchiere d’acqua o l’aprire un rubinetto. Tante risorse umane, migliaia e migliaia di chilometri di condotte, centinaia di opere di alta ingegneria idraulica per raccontare la “route” dell’acqua. Un modo anche per esibire al Mondo una delle più belle e meravigliose opere per l’acqua dove ingegneria e arte si fondono e si confondono insieme.
Com’è nata l’idea del progetto?
Il progetto “Il Bacio Azzurro”, voluto da Alto Calore Servizi S.p.A., acquedotto Irpino-Sannita, è stato pensato verso la fine dell’anno 2012 in occasione del 75° anniversario dallla sua fondazione, voluto da Benito Mussolini nell’anno 1938, evento, quest’ultimo, che ricadeva nel 2013 con la proclamazione dell’anno mondiale dell’Acqua da parte dell’Onu per la cooperazione e la tutela della risorsa idrica di cui l’Irpinia detiene uno dei bacini tra i più grandi del Pianeta -15.000 litri di acqua al secondo con oltre un migliaio di sorgenti -.
Per il soggetto e la sceneggiatura sono stati coinvolti una serie di studiosi, associazioni, università ed enti di distribuzione , tra questi: Onu, Università di Roma, Ministero Pubblica Istruzione, Acquedotto Alto Calore e Acquedotto Pugliese, ecc.
Insieme si è provveduto anche ad individuare una linea di comunicazione “innovativa” che si distinguesse, per diversità e originalità di racconto, dalle opere filmiche già realizzate da altri produttori internazionali nell’ultimo decennio.
Da qui l’idea di concretizzarla in un docu-drama e conferirgli il sapore di “fiaba” capace di attrarre broadcasters e i Ministeri dell’Educazione dei Paesi Internazionali per un’offerta di prodotto di alta fruibilità didattica e mediatica, quest’ultima in linea con la domanda di “audience” del mercato audiovisivo, sempre attento sia ai casting di popolarità internazionale che all’originalità degli scripts.
Con questa strategia si sono individuati gli attori, scelta che è ricaduta su Remo Girone, interprete di film internazionali; Sebastiano Somma, conosciutissimo interprete di fictions nazionali; Claudio Lippi, showman di talkshow italiani e amato dal pubblico delle casalinghe; il minore Lorenzo d’Agata, attore doppiatore, amato dal pubblico dei ragazzi.
La sceneggiatura è stata elaborata attribuendo il ruolo principale alla “persona” Acqua, il progetto si presenta ambizioso, ricco di tematiche complesse rese semplici e fruibili al grande pubblico. Lo script conferisce all’opera filmica un’originalità narrativa sia per diversità che per contenuti: un equilibrio tra scienza e cultura, religione e esoterismo, storia e attualità. Qui l’Acqua riflette l’uomo, lo denuda, lo riporta alla sue origini. Qui tutto diviene “Anima”. Tutto è Armonia. Tutto è Amore. Inizio e fine simboleggiano un ciclo, un’opportunità per l’umanità. Qui tutto è goccia e ritorna goccia. Quella sorgente, quel fiume, quel lago, quel mare, sei tu! Qui ti racconti, ti riscopri, ti ami. Qui ti accorgerai che la tua vera Mamma, la tua amante, tua moglie, il tuo amico è solo lei: l’Acqua, che riporta ordine dopo il caos.
L’epilogo: Finché c’è Lei ci sei tu!