Da Salerno alla leadership mondiale nella produzione di denocciolatrici di pesche e all’ingresso nella speciale graduatoria delle PMI italiane con più proprietà intellettuali internazionali registrate.
È la storia di CTI FoodTech, azienda attiva con successo nella realizzazione di macchine industriali per la lavorazione della frutta, che grazie a continui investimenti in innovazione ha tagliato quest’anno un traguardo record per una piccola e media impresa del Mezzogiorno: 96 brevetti depositati ed ottenuti in 20 Paesi del Mondo. Un risultato maturato nell’arco di un trentennio, in cui CTI FoodTech da piccola realtà campana è riuscita a conquistare sempre più quote di mercato, installando oltre 600 macchine denocciolatrici di pesche in tutto il mondo, dall’America all’Oriente.
“Le nostre macchine sono presenti in numerosi Paesi, dagli Stati Uniti e Sud America alla Cina, passando per Spagna, Italia, Grecia e Bulgaria, e lavorano ogni anno 6 miliardi di pesche – spiega l’ingegner Biagio Crescenzo, CEO di CTI Foodtech – I risultati raggiunti in questi anni riflettono gli investimenti effettuati nel settore ricerca e sviluppo. Vere e proprie invenzioni che hanno avuto un effetto positivo sull’intero comparto della produzione di macchine industriali per la frutta. I circa 100 brevetti internazionali conseguiti sono la diretta conseguenza di questa continua tensione al miglioramento e alla crescita.”
Le intuizioni vincenti di CTI FoodTech sono partite dal cuore della Campania, in un piccolo centro del salernitano. “Ho deciso di restare al Sud, pur avendo la possibilità di spostare la produzione altrove, perché credo fortemente nelle intelligenze e nelle capacità del territorio – continua Crescenzo – La vision dell’azienda non è solo quella di innovare costantemente, ponendoci ai primi posti mondiali nel nostro settore, ma soprattutto di dare opportunità concrete ai nostri giovani più talentuosi. Il record dei brevetti, che condivido con la mia squadra di tecnici ed ingegneri, è un traguardo prestigioso non solo per CTI FoodTech ma soprattutto per le aziende agroindustriali nel mondo che lavorano con la nostra tecnologia.”