Ancora una storia di ricchi che diventano ricchi e poveri che diventano sempre più poveri. Accade nel Sud. E viene rivelata dall’Istituto Demoskopika che ha preso in esame i dati del lavoro condotto dall’Agenzia per la Coesione territoriale attraverso le delibere delle giunte regionali, i decreti dell’Ispettorato per i rapporti finanziari con l’Ue e i verbali dei Comitati di sorveglianza. Una fonte più che attendibile. Si scopre così che i soldi del Mezzogiorno hanno creato posti di lavoro, molti. Ma soprattutto nel Centro Nord. Gli sgravi per la nuova occupazione, garantiti dai 3,5 miliardi sottratti un anno fa dal governo alle regioni meridionali, sono stati utilizzati infatti al 69% nelle aree del Centro e del Settentrione e solo al 31% nel Mezzogiorno. Eppure il Sud ha assicurato il 98% della copertura necessaria agli sgravi, previsti dalla Legge di stabilità 2015. In compenso, sono stati creati nel Mezzogiorno appena 364mila posti di lavoro contro li 800mila del centro nord. Che, per il bonus, hanno speso pochissimo: appena 37 milioni di euro.