Quando l’impresa dei Mille era ormai prossima alla sua felice conclusione, il 7 luglio 1860, fomentata ad arte da Alessandro Nunziante, che proprio in quei giorni aveva presentato le proprie dimissioni al re, dopo esserne stato il più ascoltato consigliere, ci fu una rivolta del 3° reggimento svizzero. I corpi elvetici furono sciolti e Giovanni Luca Von Mechel, che aveva avuto il comando del reggimento svizzero, chiese ed ottenne dal re la costituzione, in loro veci, di tre battaglioni di reggimenti esteri, formati dai militari svizzeri che non vollero abbandonare il regno. Rientrato a Napoli dopo essersi battuto con valore ed era stato sconfitto dalla sconsideratezza dei dirigenti siciliani, propose al sovrano un piano di guerra che prevedeva lo scontro aperto a Salerno contro le truppe ‘rosse’. In un primo tempo questo piano fu accettato, ma poi annullato definitamente e Mechel si ridusse dietro al Volturno.
Durante la battaglia sul fiume Volturno, fra i caduti ci fu anche il figlio primogenito Carlo. A Cascano,il 26 ottobre, con la sua brigata, ebbe l’ordine di proteggere la ritirata dell’esercito verso il Garigliano. Partecipò alla difesa di Gaeta, lasciandola il 2 dicembre 1860 per recarsi a Roma in cercare aiuti per gli assediati . Scomparso il Regno, Roma andò a Basilea dove morì.