E’ da un po’ di giorni che ha fatto scalpore la notizia della docente negazionista che in una classe di scuola primaria, diceva agli alunni: “La mascherina non serve, la puoi togliere: il virus non esiste, muoiono solo i vecchi”. Questi ultimi hanno raccontato ai genitori, cosa accadeva durante le lezioni: incitava gli alunni a non indossare la mascherina e ad avvicinare i banchi. Qualche mese fa, la docente era anche apparsa in un servizio di “Piazza Pulita” su la 7. In un contesto piuttosto torbido, molti genitori avevano formato un presidio fuori dalla scuola. E molti di loro erano preoccupati per il fatto che la docente non avesse indossato i dispositivi da usare in classe. Attualmente, da fonti scolastiche, si evince che il contratto è stato “risolto” dal Ministero. In seguito a delle indagini svolte, la causa principale del licenziamento della docente, è stata anche che lei non era dotata del necessario titolo di studio per insegnare: aveva un diploma di licenza tecnica. Che aggiungere? Il licenziamento della docente non è imputabile solo ai suoi atteggiamenti negazionistici, ma anche al fatto che abbia dichiarato un diploma non idoneo. Tutta la vicenda è discutibile. E’ discutibile perché si corre il rischio di esaltare il negazionismo. Molti negano che esista il virus, la pericolosità del virus, del contagio facile, non vogliono indossare la mascherina. In primis, tutto ciò è più grave del virus stesso. Sandro Penna scriveva: “Come è forte il rumore dell’alba…”. E spero che noi saremo più forti a combattere il virus.
Rosa Mannetta