Ho da poco annullato il mio senso di fame. Da mesi non mangio. Ho ancora in mente quando i miei compagni di scuola, al liceo, mi dicevano: “Sei una cicciona inguardabile. Hai solo il lardo. E vedi che gambe di salsiccia che hai?”.
Forse non ero eccessiva. Ero alta cm 1.60 per kg 56. Non sono mai stata obesa. E stanca delle angherie, ho iniziato a buttare nella pattumiera il piatto di pasta.
Ho iniziato a non mangiare il primo piatto.
I risultati si sono visti. Subito. In pochi giorni ho perso dei chilogrammi. Mi specchiavo e non mi vedevo magra.
Io devo essere magra. Voglio essere magra.
Che errore…questa magrezza a tutti i costi!
Non sanno che in questo letto di ospedale, lotto per vivere. Non ho saputo accettarmi. Non ho accettato le stagioni della vita. In adolescenza mi hanno ossessionato i soliti bulli. Ero bella anche con qualche chilo in più. Ero in salute e non lo sapevo.
Ora sono incapace di alzarmi e andare in bagno. La stanzetta di questo ospedale è la mia casa. Non so se sarò in grado di vivere. Non so se potrò alzarmi. Sono inchiodata a letto.
Carlo è accanto a me.
“Marta, piano, piano, questi due cucchiai di pasta. Mastica lentamente. Iniziamo da questi due cucchiai. Iniziamo”.
Apro la bocca. Mastico piano. Voglio vivere. Comincio da questi due cucchiai di pasta.