Napoli-Samp 1-0, gli azzurri restano in scia Champions. Spalletti torna in panchina e può sorridere
Napoli-Samp è stata per molti versi il trionfo degli “ultimi”, di quelli che un po’ per gerarchie, un po’ per capacità tecniche o fisiche partivano dietro nelle scelte del mister ad inizio stagione. Sì perché di certo non si poteva immaginare che Juan Jesus, venuto a Napoli come quarta scelta a parametro zero, potesse rendere così bene. Il suo arrivo, al termine della sessione estiva di mercato, fu preso come l’ennesima eresia della brigata De Laurentiis-Giuntoli ma adesso con Rrahmani completa un reparto difensivo di tutto rispetto (3 gol subiti nelle ultime 5 partite).
Ai due in difesa, oltre al solito Di Lorenzo sulla destra, l’highlander per eccellenza, un’altra figura che ha quasi del soprannaturale ha ripreso posto sulla sinistra: Faouzi Ghoulam, già dominatore della fascia di competenza e dei calci piazzati particolarmente affilati. L’algerino è alla seconda da titolare dopo la partita con la Juve di quattro giorni fa e la sua resa, dopo due pensati infortuni, è di quelle buone. Infine nella lista dei “riscattati” non può mancare Andrea Petagna, l’MVP del match, che con una volée ha spedito la palla all’incrocio e ha chiuso la partita. Ancora decisivo, ancora contro una genovese. Come a fine agosto, tempo in cui i piani della società erano quelli di mandarlo via in prestito al Torino o in qualche altra squadra di metà classifica, quando fu il suo il gol dell’1-2 contro un Genoa già in affanno. Da quel momento i piani furono stravolti.
Napoli-Samp: monologo partenopeo, dirige Lobotka
Oltre ad incensare gli “eroi dell’emergenza” è da sottolineare l’exploit di Stanislav Lobotka che nel monologo partenopeo consumatosi ieri al Maradona, contro una Samp impalpabile, ha diretto la squadra per tutti i 90′. Con lui in campo i padroni di casa hanno raggiunto il 68,8% di possesso palla (il Napoli ha la media più alta in campionato) con picchi del 75% nel primo tempo. Nell’assolo napoletano, pochissimi momenti di gloria li hanno avuti gli ospiti, che quantomeno hanno avuto l’ardire di schierare Quagliarella-Gabbiadini come coppia d’attacco, due ex “di giornata” che hanno lasciato diversi bei ricordi all’ombra del Vesuvio.
Il risultato può sembrare risicato ma i partenopei dominano tutte le statistiche di una partita senza veri rischi trascorsi. Dal terzo gol annullato al VAR per Juan Jesus (ricordato scherzosamente dallo stesso sui social), fino agli ultimi sussulti di Politano, passando per il gol di Petagna, gli azzurri restano in scia delle big per la scalata Champions. Inter, Milan e Atalanta sono tutte uscite con 3 punti (anche la Juve nel pirotecnico 3-4 in casa della Roma) nelle loro rispettive sfide. Il Napoli si (ri)lancia dopo il pareggio contro la Juve e la sconfitta contro lo Spezia ed è attualmente terzo ma con una partita in più rispetto all’Atalanta che deve recuperare contro il Torino e resta regina del campionato per gol subiti (15, almeno uno in meno rispetto a tutte le altre avversarie).
La Samp col Napoli vede nero
Il Napoli vince 1-0 e conferma il trend positivo contro la Samp: 11 vittorie nelle ultime 12 sfide. Negli ultimi 10 incontri giocati nel girone di ritorno in serie A contro i blucerchiati, i partenopei hanno ottenuto 28 punti sui 30 disponibili (9V e 1P), segnando una media di 3.2 reti a partita. Ottenendo il bottino pieno è stata così scongiurata la striscia nera di tre sconfitte consecutive tra le mura di casa. I ragazzi di Spalletti hanno sfoderato una prestazione di carattere e maturità, smaterializzando tutti i tentativi della Samp di pareggiare e nascondendo il pallone nella morsa del collaudatissimo centrocampo per poter liberare l’estro degli ispiratissimi Mertens, Politano, ed Elmas, subentrato al posto di Insigne, uscito dal campo – tra molti applausi e pochissimi fischi – dopo 24′ per un infortunio muscolare.