Bologna-Napoli 0-2, gli ospiti vincono e convincono. La classifica in alto si accorcia
Il Napoli si riveste d’azzurro e ritrova la sua identità. Non che questa sia stata mai stata messa in discussione o addirittura smarrita durante il cammino sinusoidale della squadra campana ma quel rosso indossato nelle ultime tre partite non è che avesse tanto acceso la scossa, scatenato il toro alla corrida. Anzi quest’ultimo si era piuttosto addomesticato. Con la prima casacca, con cui milioni di tifosi si sentono rappresentati, si è riaccesa quella voglia di chiudere la partita mancata nelle prime uscite del 2022. Bologna-Napoli termina 0-2 e i partenopei si riavvicinano alle zone calde della classifica, rispondendo con carattere all’amara sconfitta di giovedì contro la Fiorentina.
Ruiz e Zielinski, bentornata fantasia! Osihmen già padrone dell’area, la decide Lozano
Poco da dire sullo spettacolo offerto al Dall’Ara. Come contro la Sampdoria di domenica scorsa, il registro è stato a senso unico a favore del Napoli. Il triangolo a centrocampo Lobotka-Ruiz con Zielinski a legare la manovra si è mosso a pieno ritmo, concedendosi anche giocate e fantasie col pallone. Il polacco, rientrato all’ultimo questa mattina appena il responso del tampone ha dato esito negativo (maledetta burocrazia!), ha disputato una partita con molti strappi, lasciando spazio al numero 8 spagnolo di disegnare calcio, persino di pennellare un tiro dei suoi finito sfortunatamente sul palo (il 15esimo per i partenopei, record negativo tra i campionati che contano) e di inserirsi in area per siglare un meritato 0-3 ma fermato dalla trattenuta (vistosa) di un difendente rossoblu.
E’ proprio lo spagnolo, insieme a Lozano – ironia della sorte: coloro che avevano macchiato la prestazione di giovedì contro la Fiorentina in Coppa con due espulsioni – a riaccendere la fantasia e l’entusiasmo. Il messicano, protagonista di un momento non brillante, si è ripreso la scena con una doppietta. A secco Mertens, la cui vittima preferita è proprio il Bologna con 11 gol fatti, al suo posto il rientrante Osihmen scatenato e subito pericoloso in un paio d’occasioni. Il rischio prossimo allo zero in difesa – il Bologna ha impensierito Meret solo con un palo su punizione nel recupero finale di Svanberg – ha permesso al Napoli di Spalletti di gestire le forze e le energie spese durante la pessima serata di giovedì, durata 120 minuti di agonia. Napoli terzo, ora a sole due lunghezze dal Milan che è caduto a sorpresa in casa contro lo Spezia all’ultimo minuto ma che recrimina un gol non assegnato a Messias, dimenticandosi probabilmente della generosità del direttore di gara a concedere ai rossoneri un rigore su Leao tutt’altro che plateale poi sbagliato da Theo Hernandez.
di Mario Vittorio D’Aquino