C’è un clima di forte difficoltà in questi mesi nell’affrontare un piano di progetti che dovrebbero essere individuati all’interno del PNRR, da ogni ente locale; disgraziatamente ogni volta che ci confrontiamo come USB, è unanime la difficoltà di “aggredire” da parte degli amministratori le varie risorse destinate al sud, tutti invocano l’aiuto dello stato centrale perché programmi investimenti di spesa per il sud del paese.
Abbiamo un timore fondato che anche in questa tornata di fondi destinati al sud del paese ci sia l’alto rischio di allontanare la pubblica amministrazione, i servizi ai cittadini, la ripresa del territorio, dal resto del “mondo”.
I nostri amministratori chiedono aiuto al governo centrarle !!! un governo centrale che dei soldi degli italiani senza esitazioni ha destinato DODICI miliardi per spese militari, ha destinato il 2% della spesa ad armare il paese e lo fa all’interno della discussione sul “ decreto energia” ,(!) altro che intervenire sul caro vita e risollevare le famiglie; alle famiglie da oggi in avanti daremo da mangiare “bombe ed armamenti”.
Una spesa che ogni anno andrà sempre ad aumentare da 12 MLR passeremo ad una spesa di 26 miliardi circa 68 MLN al giorno; per arrivare tra due anni a 38 miliardi circa 104 MLN al giorno; un aumento della spesa per armamenti militari che deve arrivare tra un paio di anni a quota 38 miliardi, – questo sarà l’aiuto che il governo centrale fornirà ai nostri amministratori – altro che fondi del PNRR ogni giorno si liquefanno.
E parliamo di un sud che nelle discussioni è sempre nella bocca di tutti, a parole, poi nei fatti siamo sempre più lontani dal paese; senza crescita occupazionale un sud che ha già pagato nel tempo – ma non contenti perseverano nell’affossarci – con tutte le crisi che abbiamo subito le ripercussioni per i cittadini sono stati pesantissimi in termini di servizi sociali.
La spesa per la pubblica amministrazione ha subito un taglio superiore al 50%: da 21 a 10,3 miliardi di euro. Il tutto rientra in quel processo decennale di continuo disimpegno finanziario nel Mezzogiorno, anche grazie al “governo centrale “ che per aiutare il sud – a sprofondare – ha inventato il ministero per il sud!!! Un ministero che non è stato capace nemmeno di recuperare quanto manca al raggiungimento della così chiamata “clausola del 34%”, che serviva per gli investimenti pubblici.
Ancora peggio se ci addentriamo nel rilancio del sud attraverso il fondo di coesione (FSC) dove i fondi fino al 2020, hanno visto un assoluto blocco; tanto è che sono stati investiti solo il 3,5% del totale delle risorse disponibili; di cosa dobbiamo parlare ???
Nelle more che qualcuno ci dica come progettiamo la ripresa al sud, il bollettino della pandemia ci fa capire lo stato di sofferenza che aumenta: – a ciò si aggiunge che, il nostro debito pubblico certifica ininterrottamente l’aumento del disavanzo; con l’aggravante che in mezzo a questa emergenza in regione NON ce neppure la capacità di spendere 80 milioni di €, sono gettati nei labirinti dei dipartimenti dove nessuno sa cosa fare ( senza commenti ): – unica regione che in piena pandemia il costo del personale sanitario è DIMINUITO! – una regione che entro il mese di febbraio, NON è stata capaca nemmeno di inviare il piano di fabbisogno sanitario al governo, con il risultato che il 31 marzo tra pandemia ed emergenza guerra arriverà la sorpresa di pasqua : TUTTI A CASA!
Qua si tratta di una attività della USB pienamente in salita, unico zoccolo duro a protestare fuori dalle “poltrone “ comunali e regionali che NON si sente assolutamente rappresentata da questi amministratori, capaci solo di chiedere maggiore repressione nei confronti di chi argomenta interventi di vivibilità per la cittadinanza.