Napoli e Milan frenano, la corsa a tre si riapre
E’ sempre più Fatal Fiorentina per il Napoli che frana in casa contro la viola, colore che agli azzurri evidentemente porta male. Casca il Milan in casa del Torino e, a seguito, del secondo 0-0 consecutivo pare che nessuna delle pretendenti voglia allungare sulle altre. Intanto l’Inter sfrega le mani per l’occasione ghiotta di ritornare prima, salvo capitomboli nel recupero col Bologna.
Se il Milan può appellarsi a un rigore non dato, il Napoli non può dirsi così “privilegiato”. Al Maradona, stra pieno, i padroni di casa perdono meritatamente 2-3 contro una Fiorentina organizzata e sfacciata, che pressava alto e giocava veloce come vuole Italiano. Risolvendo i duelli a centrocampo con impeto (sebbene fosse assente Torreira), i viola hanno saputo annichilire il Napoli sulle fasce aizzando Nico Gonzalez contro un Mario Rui che è il fantasma della partita di Bergamo. Zielinski, Politano e Ruiz assenti ingiustificati.
Mertens-Osihmen, il dato della coppia e il mistero del ‘non-passaggio’ di Lozano
A inizio secondo tempo, già 0-1 per gli ospiti, Spalletti rischia e lancia Mertens al posto di Ruiz. Poco dopo, lancio per Osihmen, cross all’indietro e il belga punisce Terracciano. Estasi. Un brio di felicità che dura l’attimo di qualche giro d’orologio. E’ Ikone a spegnere la gioia dei tanti napoletani accorsi allo stadio in una domenica primaverile, primo gol per lui. Poi Cabral s’inventa il gol della domenica facendo crollare a terra Rrahmani e piazzandola con forza all’angolino.
Osihmen – che fino a quel momento è stato messo KO da Igor – sfrutta l’unica bella cosa di Mario Rui di ieri e riapre, invano, il match. Il gol però non è frutto del caso dato che quando Mertens e Osihmen, quando giocano assieme, trovano il gol ogni 30′ (dato: Kickest). Una soluzione mai approvata fino in fondo da Spalletti ancorato nel far giocare Zielinski che tra poco finirà a Chi l’ha visto?. Tra i due gol tante occasioni non sfruttate, poca responsabilità nel tentare il tiro da fuori. Poi il mistero di quella palla non data da Lozano a Mertens, lanciatissmo verso l’area di rigore frontale alla porta.
In casa il Napoli perde ancora, suonando uno spartito stonato. Verona, Spezia, Empoli, Fiorentina, primo tempo dell’Udinese non si scordano. Progetti ridimensionati, piedi per terra. Il tempo dei sogni, con quasi ogni certezza, si è concluso ieri.
di Mario Vittorio D’Aquino