Se c’è una cosa che l’estate ci fa ricordare sono senza ombra di dubbio i giorni felici dell’infanzia trascorsi tra un pallone e una bici altresì svariati giochi di quartiere, situazione ottimale anche per nuove amicizie che in tantissimi casi sono diventate amori diversamente legami per la vita. Si aspettava la campanella e il saluto alle maestre mentre si correva a comprare il primo pacco di patatine contenente un gioco per acqua, riempito generalmente alla fontana di quartiere. Atmosfere di una bellezza incredibile prendevano forma, merende fatte in casa e risate gioiose si mescolavano a periodi spensierati. Si vedevano tanti papà rientrare dal lavoro la sera, a cui non mancavano domande su come fosse andata la giornata è tutti insieme alla fine si dava un grandioso saluto. Dalle finestre le mamme talvolta porgevano qualche soldino legato alla molletta per dare la possibilità ai figli di comprare un gelato a tutti i presenti. Li ricordo quei momenti perché io c’ero. Allora un pensiero si fa largo ridare vita ai quartieri in estate, vederli rinascere. Abbiamo tanti ragazzi appena diplomati comunque in attesa di andare all’università o trovare lavoro che tramite il servizio civile potrebbero animare diverse zone della città non meno tenere compagnia agli anziani. Dopo essere stati formati mostrare ai bambini lo spirito estivo che animava quelle giornate dunque proporre giochi da riscoprire. Dal canto loro i genitori, quando possibile naturalmente, organizzare laboratori di cucina all’aperto, qualche papà agricoltore o d’altro mestiere illustrare, tempo permettendo, come si svolge il lavoro che lo vede protagonista. Magari con mezzi oggi alla portata di tutti, organizzare karaoke di quartiere. Con la supervisione di esperti o artigiani specializzati mostrare la costruzione di un monopattino vecchio stile. Chiedere ai tanti nonni soli davanti alle porte, di narrare com’era la vita tempi addietro. Organizzare tornei di calcetto tra quartieri. Pensare a flash mob che parlino di pace, facendo indossare ai piccini magliette con frasi e aforismi sul tema in questione, dunque portali in giro per la città per diffondere messaggi positivi, ovviamente supervisionando il tutto. Farli riunire in gruppo la sera per leggere a turno libri sulla storia e le origini di San Severo. Ricreare un tempo passato tanto affascinante che il cuor non dimentica, per mostrare che stando insieme con gesti semplici la felicità come un fiore farà presto la sua comparsa.
Vincenzo Naturale