Nell’incantevole scenario della Riviera dei Ciclopi si è svolta a Catania la III Edizione del Premio G. Verga promosso dall’E.R.S.U. (Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario Di Ct) in collaborazione con: l’Università degli Studi di Catania, la Fondazione Verga e L’Ecomuseo Riviera dei Ciclopi.In onore ai cent’anni dalla morte del principale esponente del “Verismo”quest’anno il tema è stato “luoghi e percorsi Verghiani” e si è basato sulla recitazione di brani tratti dalle celebri opere dell’autore di Vizzini come:” Cavalleria Rusticana”, “la Lupa”, “I carbonari della Montagna”, “Il marito di Elena”, opere scelte e recitate dagli 8 studenti dell’Ateneo Catanese selezionati fra i tanti che hanno partecipato al Bando di Concorso che prevede 3 borse di studio dell’importo di €. 1.000,00 per il I classificato, €. 700,00 per il II ed €. 500,00 per il III classificato. Gli 8 studenti che hanno partecipato ad un mini Laboratorio teatrale della durata di 4 giorni Diretto dall’attore e Regista Siciliano Agostino Zumbo ,presente sin dalla I Edizione del Premio Verga,sono stati selezionati da una Giuria nominata dallo stesso E.R.S.U Presieduta dalla Prof.ssa Sarah Zappulla Muscarà (filologa,critica letteraria,Scrittrice, Accademica Italiana), la quale ha indirizzato la sua attività prevalentemente sui più importanti autori tra 800 e 900(Verga, Capuana, Rosso di San Secondo, De Roberto, Pirandello, D’Annunzio, Martoglio, Bracati, Patti, Borgese, Bonaviri, Addamo), si occupa anche del recupero di scrittori ingiustamente trascurati come Stefano Pirandello o Savarese è importante anche la sua attività del passagio di un testo da un genere ad un altro, in particolare dalla narrativa al teatro.Inoltre La Muscarà è anche componente di vari Comitati Nazionali e nel 1984 ha fondato con suo marito Enzo Zappulla L’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano con sede a Catania al fine di recuperare, custodire e promuovere il patrimonio documentario della letteratura e dello spettacolo siciliano. A completare la giuria Giovanna Alfonzetti (docente del Dipartimento di Scienze Umanistiche), Danilo De Luca (attore che vanta diverse collaborazioni col T. Biondo di Palermo), e Gloriana Orlando (scrittrice e docente).Il premio è fortemente voluto dal vice presidente dell’E.R.S.U., Delegato alla cultura Ing. Salvo Cannizzaro che tiene a ringraziare l’Amministratore Carpinato, Il Direttore della Società Ulivo degli Ulivi Nello Pappalardo che gestisce il meraviglioso Lido dei Ciclopi, un assiduo frequentatore della manifestazione, il Console della Grecia Arturo Bizzarri, G. Pamfini responsabile delle attività culturali dell’E.R.S.U , la Dott.ssa Lo Monaco funzionario dell’E.R.S.U.essenziale per l’organizzazione della Manifestazione, Il prof. Maugeri che Rappresenta L’Ecomuseo, il delegato alle attività culturali del Comune di Aci Castello Ass. Anna Grasso e soprattutto il Presidente Dell’E .R. S.U M. Cantarella che l’ha sempre sostenuto in quest’organizzazione e i rappresentanti degli studenti in Consiglio, giovani molto attivi che si occupano di tutto.La serata condotta da Valentina Sciacca inizia proprio con la consegna delle Targhe e dei 2 libri “I malavoglia” di Verga e le “Ragazze Troppo curiose” di P. Di Stefano a Stefano Guarzì, Davide Carnemolla e Pierpaolo Pecoraio i ragazzi che si sono distinti per aver reso più fluida la comunicazione, attraverso la piattaformaTelegram, tra gli studenti e l’Ente, quindi si passa alla premiazione degli studenti selezionati dalla giuria, premiazione basata soprattutto sulla motivazione che i ragazzi hanno accompagnato al brano Verghiano scelto ed interpretato. III classificato Sandro Di Paola con un brano tratto da “Epopea Spicciola”che ci rivela che il teatro gli piace di più da attore che da spettatore. II calssificato Giuseppe Arena con un brano tratto da “Malaria”. I classificata Simona Buscemi con un brano tratto dalla “Lupa”viene premiata dal grandissimo G. Lavia che afferma :”Un attore non si può dire bravo, un attore lo è o non lo è e basta”e ai giovani che vogliono intraprendere questo mestiere dà il consiglio di essere pronti a staccarsi da tutto e andarsene perchè solo quando si è pronti a staccarsi da tutto si può pensare di fare l’attore , questo mestiere che è la cosa più importante che l’uomo ha inventato perchè l’uomo ha saputo di essere quell’uomo nel momento in cui si è visto rappresentato perchè ha capito di avere qualcosa di Edipo, di Aiace, di Filottete rispecchiandosi in loro e in quello che gli accade.La Buscemi racconta che la passione per il teatro l’ha avuta sin da piccolissima ma è cresciuta in un paesino della sicilia dove non c’erano scuole di teatro quindi ha dovuto aspettare di diventare maggiorenne e diplomarsi prima di venire a studiare teatro a Catania teatro che comunque alterna agli studi universitari. La seconda parte del Premio si basa sulla Premiazione della personalità che si sono distinte ciascuna nel proprio campo. Prima personalità premiata Gabriella Alfieri, accademica della crusca e Presidente: del Consiglio del Comitato scientifico della Fondazione Verga, del Comitato Nazionale della dedizione dell’opera Verghiana , ha al suo attivo una decina di volumi e tanti saggi viene premiata dal Vice Presidente del T. Stabile di Catania Carlo Zimbone. II Premio allo scrittore e inviato del Corriere della Sera Paolo Di Stefano, autore di poesie, racconti, romanzi tra i quali “NOI”e quello appena uscito con lo pseudonimo di Mino Motta “Ragazze troppo curiose”di genere giallo Scott Fitzgerald diceva:” Felice lo scrittore che ha un paese da raccontare” e Di Stefano ha da raccontare Avola, la Sicilia,con la sua tradizione letteraria. Di Stefano racconta di quando da bambino si trasferì con i suoi genitori in Svizzera dove veniva preso in giro per il suo accento siciliano fino a quando alle medie una sua profesoressa il venerdi pomeriggio fece leggere alla classe “I Malavoglia” e lì ci fu il suo riscatto potè dire che la sua lingua era universale e con una tradizione letteraria.La serata si conclude con la terza personalità premiata che non poteva che essere G. Lavia, lui che ha fatto la regia della “Lupa”, da giovanissimo ha interpretato compare turiddu e nella prossima stagione teatrale porterà in scena un capolavoro di un altro grande siciliano “Il Berretto a Sonagli” di Pirandello con una modifica l’innesto nella versione italiana di pezzi in dialetto che ha recuperato dalla stesura originaria del “Berretto coi ciancianeddi”, sotto lo sguardo estasiato anche di sua moglie, compagna anche nel lavoro, Federica Di martino a sorpresa prima di ritirare la targa recita una poesia di N. Martoglio.