Arrivo nella rettoria come la classica turista con un’aria strana, capitata la quasi per caso e mi siedo in silenzio a guardare i splendidi quadri, i marmi e gli stucchi che adornano la chiesa. Ma in quel momento ciò rende bello il luogo sacro, è il cuore di quei tanto ragazzi che, insieme alle loro due insegnanti, sono qui per imparare dall’autrice Pisna. Tuttavia rimanere sulla panchina attrae la curiosità e anche un po’ di diffidenza da parte degli alunni dell’Istituto Ernesto Basile di Viale delle Scienze, la scena oggi è tutta per loro. A parte loro, nessun altro dovrebbe esser là: Così mi volto a rispondere a una di loro, colei che più mi guarda con insistenza: Sono qui per conto del mio giornale. E, a questo punto, smetto di essere oggetto del loro interesse e dei loro sguardi dubbiosi. Tra un po’ inizia la conferenza Di Odarka Pisna.
Subito, amici lettori, iniziano le loro domande. “Odarka cosa ha trovato di bello nella nostra Palermo?”
“Oh: Pizza e gelato. Molto buoni” Risponde in un italiano stentato.
Il rettore, padre Massimiliano Lo Chirco che poi deve andare a un incontro diocesano, fa una breve ma esaustiva introduzione sull’Esposizione Credere che è stata fatta in questa Rettoria perché Odarka desidera che la location sia un luogo sacro, visto che ha fatto un’esposizione già nel 2019 nella Basilica Pantheon di San Domenico di Palermo, in città per grandezza seconda solo alla nostra Cattedrale.
E la parola torna ad Odarka che comincia a spiegare il significato dei suoi quadri.
Il quadro del Bacio di Giuda
“Nel quadro” dice Odarka, “ Si vede Giuda che si avvicina a Gesù per baciarlo e tradirlo. I suoi piedi sono caprini: per esprimere che lui agisce perché sobillato dal maligno. Le sfere luminose che lo affiancano sono otto, perché il numero 8, in posizione orizzontale rappresenta l’infinito.
I Sette vizi capitali
Altri quadri dell’esposizione rappresentano quadri di Odarka, presenti nell’Esposizione Credere:
Lussuria: Rappresentata su tela dalla fornicazione, una donna assediata da mani vogliose.
Gola. Quando si vive per mangiare e non si mangia per vivere, qui è rappresentata in un quadro che ritrae una donna incredibilmente grassa che non smette di mangiare.
Avarizia. L’amore sfrenato per i soldi. Il quadro dedicatogli raffigura un uomo con le mani avidamente piene di oggetti preziosi che divorerà, ma con un abisso nero al posto del cuore. Titolo del quadro appunto: L’abisso nero dell’avidità, poiché è dal cuore dell’uomo che scaturisce il nostro essere.
Accidia, pigrizia nell’operare la carità cristiana. Nel quadro dedicato a lei, possiamo vedere la stessa donna che la rappresenta, ma in età diversa. Da giovani spesso rimandiamo le opportunità nel tempo, ma da vecchi non si ha più la forza di realizzarle.
Ira, rappresentata nel quadro che urla a bocca spalancata
Invidia, la più pericolosa, perché ci rende insoddisfatti di ciò che abbiamo, genera guerre per soddisfare le nostre bramosie di arricchirci. Odarka la dipinge come disgustosi vermi che divorano chi si fa dominare da lei.
Superbia, il quadro, Orgoglio e vanità, che la rappresenta è una testa appena definita, sormontata da una corona d’oro tempestata di grosse pietre preziose.
P.S. Amici lettori, sono stata volutamente avara di spiegazioni, il consiglio che vi do è di visitare questa esposizione il venerdì pomeriggio e il sabato mattina, quando i giovani studenti dell’Ernesto Basile, vi faranno da Cicerone fino all’11 dicembre di quest’anno. Non mancate all’appuntamento.