Parla Teresa Armato (assessore al Turismo): “Più che vietare serve regolamentare“
Assessore Armato, la città vive un momento di forte ripresa, è attratta da flussi turistici ogni anno più intensi. Fino al boom di quest’anno, favorito dall’exploit della sua squadra di calcio….
Napoli piace sempre più. Assistiamo a un aumento del 30% di visitatori stranieri rispetto allo scorso anno. E già dalla primavera scorsa registriamo un incremento di prenotazioni alberghiere ed extralberghiere in concomitanza con le gare di campionato del Napoli e di coppa in casa.
Teresa Armato è una politica e giornalista di lungo corso. Ha lavorato come corrispondente del settimanale Europeo e in seguito de Il Tirreno, Il Mattino di Padova, l’Unione Sarda. Al Mattino è stata caporedattrice fino al 1987, quando ha intrapreso la carriera politica culminata con l’elezione a senatrice nel 2008, dopo l’incarico di assessore al Bilancio (e poi ai Trasporti) della Regione Campania, quindi vice presidente della Provincia di Napoli. E ancora, assessore regionale alla Sanità tra il 2000 e il 2002, al Turismo fino al 2005, all’Università e alla Ricerca scientifica sino al 2007. Con l’elezione di Gaetano Manfredi a sindaco di Napoli, nel 2021 diviene assessore al Turismo e attività produttive.
L’onda lunga dell’effetto scudetto si avverte ancora o è in flessione a suo parere?
Lo scudetto, e la sua attesa, sono stati senza dubbio volano di sviluppo. Si è parlato di Napoli ovunque, sono arrivate troupe di tv straniere per realizzare documentari e speciali trasmessi in tutto il mondo. Sono stati organizzati veri e propri tour in città anche da parte di sostenitori stranieri, uno su tutti l’arrivo dei georgiani che hanno assistito alle partite del loro connazionale Khvicha Kvaratskhelia
E di questo fenomeno ha beneficiato l’intero comparto?
Certo, dagli hotel ai negozi di souvenir, dai servizi di somministrazione ai presìdi culturali visto che poi in tanti fanno visite guidate in città, accedono ai musei e tanto altro. L’occupazione alberghiera ed extralberghiera ha raggiunto punte dell’85, 90% a giugno, un record per un mese che solitamente è di transizione prima delle vacanze.
Cosa risponde a coloro che, anche tra i cittadini del centro storico, lamentano che la città sia diventata una specie di friggitoria a cielo aperto?
Intere zone della città stanno vivendo ancor più di turismo. Penso all’area dei Quartieri spagnoli dove sono sorti bar e ristoranti oltre che b&b, così come a Materdei o alla Sanità. C’è una forte domanda, lo sappiamo bene. Così come siamo consapevoli del fatto che bisogna ascoltare le richieste dei residenti, non a caso abbiamo approvato i regolamenti per la convivenza tra cittadini e imprenditori nei momenti più critici della cosiddetta movida. Il Comune, come ha annunciato anche il sindaco Manfredi, ha pronto un piano di tutela del territorio del centro riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’Unesco, in vista di approvazione. Un provvedimento per noi importante nell’ottica di salvaguardare le tipicità dell’area.
Quali iniziative sta intraprendendo il suo Assessorato allo scopo di razionalizzare e consolidare questo flusso straordinario?
Anzitutto stiamo agendo sulla programmazione, con tavoli di confronto con le associazioni di categoria e ascolto delle necessità di chi rappresenta commercianti, imprenditori, cittadini. Sono state approvate come detto delle delibere ad hoc.
Quali criticità individua su questo percorso?
Finora nessuna, stiamo lavorando sinergicamente.
Cosa pensa dell’iniziativa di un’altra città d’arte come Firenze, dove il sindaco Nardella ha pensato di intervenire per limitare gli affitti brevi? Cosa pensa dell’idea del ministro al Turismo Santanché di proibire i pernottamenti di un solo giorno presso host privati?
Credo che occorra una regolamentazione anzitutto più che una limitazione. Il sindaco Manfredi ha chiesto infatti di istituire una regolamentazione nazionale sugli affitti brevi. Ci sono stati incontri al ministero del Turismo con il vicesindaco di Napoli, Laura Lieto in merito agli affitti brevi degli appartamenti ai turisti. Come Comune di Napoli – che su questo punto è sulla stessa linea anche di altri Comuni – la proposta del Governo sul numero minimo 2 notti non riuscirà a risolvere il problema. Per regolare il boom delle locazioni brevi cioè quelle inferiori a 30 giorni che non richiedono nemmeno la Scia per avviare l’attività ricordiamo che il ministero sta lavorando ad un DDL con diverse novità. Tra queste, porre un limite alle prenotazioni con un minimo di 2 notti nei centri storici delle città metropolitane (ad eccezione delle famiglie numerose).
Lei da anni è una delle dirigenti più autorevoli del PD. Qual è il suo giudizio sulla fase attuale del partito?
Sono stata tra coloro che hanno sostenuto Elly Schlein dal primo momento, sono stata molto contenta quando ha vinto al Congresso. E devo dire che finora non ha deluso le aspettative. Il Pd deve mostrare una chiara identità, radicarsi e mettersi all’ascolto con un programma con delle priorità: lavoro, contrasto alla povertà, transizione ecologica. La battaglia contro l’autonomia differenziata è tra queste
C’è qualcosa che si rimprovera dopo tanti anni di militanza e impegno istituzionale. Qualcosa che non è ancora riuscita a fare? E c’è qualcosa di cui va particolarmente fiera?
Rimproveri veri e propri no, perché ci ho messo sempre volontà, determinazione ed impego. Certo nelle amministrazioni pubbliche i tempi di realizzazione sono a volte lunghi. Sono sempre soddisfatta quando ottengo risultati e al Comune stiamo facendo molti passi avanti in più di un anno e mezzo.