Il consiglio dei ministri di oggi esaminerà il decreto legislativo che semplifica tutta la corposa normativa che riguarda le successioni. Si interviene sulle imposte per bollo, registro, ipoteca e tributi speciali catastali che riguardano i servizi dell’Agenzia delle entrate. Si punta ad un tributo unico. Si punta ad introdurre anche per la successione l’autoliquidazione delle imposte così come avviene già, ad esempio, per le dichiarazioni dei redditi. Nuove norme anche sui trust nella direzione di facilitare i passaggi generazionali. Si prevede ad esempio che i trasferimenti, effettuati anche tramite i patti di famiglia (di cui agli articoli 768-bis e seguenti del codice civile) a favore dei discendenti e del coniuge, di aziende o rami di esse, di quote sociali e di azioni non sono soggetti all’imposta. Si specifica che se il trust è residente nello Stato al momento della separazione patrimoniale l’imposta è dovuta per tutti i beni e diritti trasferiti ai beneficiari. Se chi dispone non è residente in Italia
al momento della separazione patrimoniale, l’imposta sarà dovuta solo sui beni e diritti trasferiti al beneficiario presenti nel territorio dello Stato.