Oggi parliamo ancora con Nicolas Micheletti, un portavoce del Partito
Animalista Italiano, e sulla situazione riguardo alle prossime elezioni europee.
Ciao Nicolas, perché avete scritto che il governo sta facendo un attacco alla Democrazia?
Ciao, la situazione sembra complicata ma è semplice. Un partito per partecipare alle elezioni ha
due modi: raccogliere le firme, oppure ha l’esenzione. La maggior parte dei partiti ha l’esenzione,
anche il Partito Animalista Italiano, in quanto membro di Animal Politics EU, la coalizione
animalista europea. Grazie a questa esenzione infatti il PAI si è candidato alle scorse elezioni
europee raccogliendo più di 160 mila voti e, in parte, anche alle scorse elezioni nazionali.
Perché “in parte”?
Perché pur avendo l’esenzione, alcune regioni hanno deciso di non accettarla. Cioè ogni regione
ha dato un’interpretazione diversa alla stessa legge, alcuni l’hanno accettata, altri no. Noi abbiamo
visto in ciò una specie di abuso di potere, ma oggi con il governo Meloni la situazione diventa
ancora peggio.
Cioè?
Il governo Meloni vuole trasformare questo abuso in legge, ovvero vuole togliere del tutto
l’esenzione ai partiti come il nostro, per ridurre il pluralismo previsto dai nostri Padri costituenti.
Inoltre hanno fatto approvare questa legge proprio a poche settimane dalle elezioni, di fatto
impedendoci anche di utilizzare l’altro metodo, la raccolta firme, in quanto non c’è più tempo per
farla.
Ma meno partiti non significa meno costi della politica?
Assolutamente no. I finanziamenti per i partiti derivano dal fondo del 2×1000, che rimane invariato,
sia che ci siano due partiti che trenta. Semplicemente il fondo viene distribuito tra chi resta, ma
meno partiti non significa meno costi, significa soltanto meno rappresentanza.
Quindi meno partiti significa meno democrazia?
Esatto, i Paesi più democratici al mondo sono quelli che hanno tanti partiti. Prendiamo ad esempio
la Norvegia, alle scorse elezioni sulla scheda elettorale i norvegesi avevano più di 30 simboli tra
cui scegliere. E la Norvegia secondo il Democracy Index è il Paese più democratico al mondo.
Nella legge del Governo Meloni vediamo un tentativo, già in corso dalle scorse elezioni, di ridurre
la scelta degli elettori, andando sempre di più verso un bipartitismo, modello USA, a parer nostro
non molto democratico. Tra l’altro questo era anche uno degli obiettivi nel programma della P2.
Sicuramente una coincidenza.
Se pensate che questa legge sia incostituzionale presenterete ricorso?
Assolutamente sì, la difesa della Democrazia viene prima di ogni cosa. Ci stiamo confrontando per
presentare un ricorso insieme ai costituzionalisti dello studio Besostri, che già in passato hanno
ottenuto grandi vittorie per la Democrazia, facendo abolire il Porcellum e l’Italicum. La nostra
partecipazione forse è compromessa, ma continueremo a combattere per difendere la
Democrazia.
Adesso la domanda spinosa, Nicolas. Quindi il Partito Animalista Italiano non ci sarà alle
prossime elezioni?
Non è detta l’ultima parola. Le elezioni europee vengono indette non dai singoli Stati, ma dal
Consiglio della UE. Pertanto, al netto della raccomandazione EU e Giurisprudenza della CEDU
(sentenza Ekoglasnost vs. Bulgaria) che vietano la modifica delle leggi elettorali un anno prima
delle elezioni, andrebbe considerato la legge dovrebbe entrerebbe in vigore nel 2029, e non nel
2024, essendo già iniziati gli adempimenti elettorali 6 mesi prima delle elezioni.
Grazie per la disponibilità e buona fortuna.
Grazie a voi.