La decisione di chiudere Pompei e altri siti archeologici durante le festività natalizie, ha sollevato, numerose perplessità che in questi giorni sono sfociate in polemica a partire da quella di Antonio Pepe, Rsu Scavi di Pompei. “una decisione che penalizzerà non solo i turisti, ma l’immagine intera dell’Italia con una ricaduta negativa per la valorizzazione del sito archeologico e dell’economia locale”. Il ministro Dario Franceschini non ci sta e lancia il suo sfogo su facebook. “Sembra non ci sia nulla da fare. Ormai qualsiasi cosa affiancata al nome Pompei diventa immediatamente una notizia che pigramente e senza approfondimenti viene riportata da giornali, siti, Tg. Così capita in questo giorni: tutti i musei e luoghi della cultura statali sono chiusi per Natale e Capodanno e la notizia diventa solamente che è chiusa Pompei, con polemiche automatiche”. Allora provo a precisare di nuovo: l’accordo di diversi mesi fa coi i sindacati prevede aperture straordinarie per Pasqua, lunedì dell’Angelo, 25 aprile, Ferragosto e con trattative annuali anche il 1 maggio -prosegue il ministro- Chiusi i musei statali per Natale e Capodanno. Scelta permanente, non solo per quest’anno, come in tutto il mondo. Sono chiusi per le due festività tra gli altri il Louvre, il British, la National Gallery di Londra, il Reina Sofia, l’Ermitage, il Met, i Musei Vaticani, l’Acropoli di Atene, Versailles..,Chiusi per Natale anche il Moma, la Tate Modern, il Museo d’Orsay, il Gugghenheim…. Sufficiente?”. Tutte grandi istituzioni che sanno bene che i comportamenti familiari e turistici di Natale e Capodanno non si conciliano con l’apertura dei musei -spiega ancora Franceschini- L’anno scorso in Italia erano aperti: a Natale andarono a Pompei 827 persone contro una media di 15/20000 di una prima domenica del mese. In tutta Italia andarono nei musei statali 12.376 persone, contro i 311.017 della prima domenica di dicembre 2014. Questi i numeri e il semplice buonsenso che hanno portato a questa scelta. Poi chi vuole continuare a fare polemica, continui pure”.