di ANGELO FERRILLO
“Qualcuno chiede il vero motivo causa della mia espulsione.
Molto semplice. Perché con me in lista i capi politici del M5S, veri responsabili della sua disintegrazione, non avrebbero potuto continuare in Regione Campania le stesse idiozie che stanno facendo a Roma da 2 anni. Quindi, a pretesto, a loro detta avrei turbato le primarie ed mi hanno accusato di aver mosso una critica scritta mesi prima e per altro riferita alle precedenti votazioni.
Mettere in lista la battaglia concreta che porto contro i “roghi tossici” nella cosiddetta “terra dei fuochi” avrebbe oscurato la nullità politica del direttorio tutto campano, Fico e Di Maio, se in Campania il Movimento si sta polverizzando bisogna ringraziare principalmente loro e la banda di lacchè al loro fianco.
Queste persone hanno tradito i principi del movimento, quelli in cui tutti credevamo, trasformandolo in una sorta di ufficio di collocamento per amici e parenti fedelissimi. La politica migliore che sono capaci di esprimere è quella dei “Selfie” e delle carte bollate. Mandare in regione i loro personaggi, vuol dire rivedere per i prossimi 5 anni le stesse idiozie a cui abbiamo assistito negli ultimi 2. Illudono la gente che ridursi lo stipendio sia tutto e vogliono continuare a fare una politica di slogan, propaganda, selfie, inutili interrogazioni e carte bollate. Mentre in realtà stanno insabbiando, ingabbiando, immobilizzando ogni forma di azione concreta a contrasto delle mala politica che nasce in modo indipendente dai territori. Nei gruppi non c’è democrazia interna e la critica costruttiva è soffocata sul nascere con mobbing psicologico nonché praticando l’emarginazione sociale di chiunque non sia disposto a certi compromessi.
Se questo è il nuovo che avanza, meglio che vadano a zappare. La nostra agricoltura ha bisogno di nuove braccia. La Politica è cosa seria.
La mia candidatura era trasparente e in aperta critica con questa linea, tant’è che le mie posizioni erano pubbliche e ben note, per questo sono stato votato. Volevo porre freno alla deriva e provare a dare il mio contributo dall’interno. Ma visto l’epilogo della mia vicenda, il segnale è stato lanciato e non solo per me, per chiunque. Il Movimento è questo e nessuno osi migliorarlo. Prendere o lasciare. Chiunque prova a criticare costruendo posizioni divergenti da chi comanda, viene attaccato sul personale e sbattuto fuori. Sono in tanti che entrano a fiotti ma solo perché non sanno quel che realmente li attende. Ormai questa deriva non è più recuperabile, tanto a livello nazionale ma ancor più nel locale.
Cose mai viste nemmeno nei peggiori partiti. E questa è solo la punta dell’iceberg…