Politica interna
Forza Italia – Raffaele Fitto lancia a Roma la corrente interna di minoranza dei “Ricostruttori”. L’ex Governatore della Puglia critica a tutto campo la linea dettata da Silvio Berlusconi, dal patto del Nazareno poi naufragato ai recenti abboccamenti con la Lega Nord; tuttavia respinge qualsiasi paragone con Gianfranco Fini, ricordando che non c’è nessun governo di centrodestra da far cadere, e anzi rilancia: “Stavamo, stiamo e staremo nel partito”. Dai colonnelli di Forza Italia arrivano bordate, ma per ora Berlusconi, di nuovo incupito per i guai giudiziari del processo Ruby, ha deciso di non rompere e provare a tenere unito il partito.
Lega Nord – Acque agitatissime nel Carroccio, dove la partita delle alleanze per le prossime elezioni regionali ha prodotto una clamorosa frattura in Veneto. Il Sindaco di Verona, Flavio Tosi, non condivide infatti i veti su Ncd di Salvini, che sostiene la ricandidatura di Zaia contro la democratica Moretti, oltre alla deriva lepenista e alla campagna per il ritorno alla lira. La rottura non è ancora definitiva, ma il tempo stringe e in Veneto potrebbe aprirsi un’inaspettata corsa a tre per la poltrona di Palazzo Balbi.
Jobs Act – Il Jobs Act, approvato senza tener conto dei rilievi delle commissioni parlamentari competenti, accende una polemica tra il Pd e la terza carica dello Stato. Laura Boldrini fa sapere infatti di ritenere “inopportuno l’aver ignorato i pareri” e si spinge oltre criticando lo stesso modus operandi del Governo: “Io credo nei ruoli intermedi, associazioni, sindacati. L’idea di avere un uomo solo al potere a me non piace”. La risposta dell’Esecutivo viene affidata al vicesegretario Pd Serracchiani, che si rammarica della mancanza di terzietà dimostrata dal Presidente della Camera.
Politica estera
Libia – Secondo un giornale arabo con sede a Londra, le milizie islamiche legate al Parlamento rivoluzionario di Tripoli hanno portato nella città di Misurata cospicue quantità del cosiddetto ‘gas mostarda’. Crescono quindi presso le Cancellerie occidentali i timori che l’arsenale di armi chimiche prodotto ai tempi di Gheddafi possa finire nelle mani dell’Isis. E l’Opcw, l’Organizzazione per la proibizioni armi chimiche, avrebbe già tenuto riunione operative per pianificare le azioni di soccorso in caso di attacchi con gas mostarda o sarin.
Sud Sudan – Un gruppo di miliziani non identificato ha rapito 90 adolescenti dai dodici anni in su in un campo profughi. Il Paese è da anni in balia di una feroce guerra civile che ha già fatto almeno 10 morti e in cui sia governativi che ribelli ricorrono ai ‘bambini soldato’.
Economia e Finanza
Riforme – In un documento inviato alla Commissione europea, il Ministro dell’Economia Padoan rappresenta gli effetti sull’economia italiana del Jobs Act appena approvati e di altri interventi di riforma strutturali (liberalizzazioni, riforma Pa, giustizia e scuola, fisco e privatizzazioni), che dal prossimo 9 marzo saranno oggetto di discussioni all’Eurogruppo e all’Ecofin. Tra l’altro sotto esame saranno anche Francia e Belgio. Padoan si spinge a quantificare l’impatto sul Pil in un +3,6% nel 2020, un dato superiore anche al 3,3% stimato dall’Ocse.
Fisco – Il Ministro Padoan annuncia che domani incontrerà la sua omologa svizzera Eveline Widmer-Schlumpf per la firma congiunta dell’accordo che di fatto mette fine al segreto bancario elvetico: l’Agenzia delle Entrate potrà chiedere informazioni su tutti i contribuenti e a partire dal 2017 lo scambio d’informazioni sarà automatico. Intanto il Governo si aspetta di incassare almeno 5,5 miliardi dal rientro di capitali, la cosiddetta ‘voluntary disclosure’. Dall’altra parte la Svizzera sarà cancellata dalla ‘black list’ dei paradisi fiscali, la qual cosa garantirà una maggior penetrazione nel mercato italiano delle sue aziende e istituzioni finanziarie.
Grecia – Dopo l’accordo sull’estensione di quattro mesi degli aiuti internazionali per Atene, Tsipras lavora ora al documento da inviare domani a Bruxelles e contenente, tra le altre cose, le misure gradite ai Paesi europei. È probabile che la Grecia rinunci all’aumento del salario minimo e proceda sulla strada delle privatizzazioni, prima fra tutte la vendita del porto del Pireo. Il Governo dovrebbe comunque inserire nella bozza anche la riassunzione di circa 2.200 impiegati pubblici licenziati negli ultimi anni. Intanto ieri Tsipras ha voluto telefonare a Matteo Renzi ringraziandolo personalmente per il ruolo di mediazione svolto dall’Italia.