di Marco Tosarello
“Massima solidarietà e vicinanza al Presidente di Arcigay Taranto, Luigi Pignatelli, vittima di una vile aggressione di stampo omofobo – sottolinea il Presidente nazionale Mario Marco Canale di ANDDOS – Inaccettabile episodio che indigna non solo la comunità LGBT, ma tutta la società civile. Un episodio grave che conferma quanta ancora strada occorre fare per combattere gli episodi di intolleranza ed omofobia nel nostro Paese. Crediamo che la città di Taranto sia portatrice di grandi valori etici e morali: violenza ed intolleranza non appartengono alla cultura di una terra radiosa come quella pugliese. ANDDOS ribadisce la propria preoccupazione per l’inerzia della Politica nel contrasto a questa ondata reazionaria di intolleranza, omofoba come anche razzista, un’inerzia che passa dalla mancata approvazione dell’estensione della legge ai reati di omotransfobia fino all’enorme vuoto legislativo che ancora permane in materia di diritti civili. Al Presidente di Arcigay Taranto assicuriamo tutta la nostra disponibilità in tema di assistenza anche legale per il triste episodio che lo ha visto coinvolto”.
La giovane età degli aggressori ripropone il problema dell’educazione alle differenze che deve partire proprio nelle scuole, con campagne mirate di sensibilizzazione contro le discriminazioni, affinché omofobia ed intolleranza non diventino un fenomeno di emulazione tra i ragazzi. L’offesa omofoba sembra ormai lecita in questo Paese che, prima di ogni disegno di legge specifico, avrebbe bisogno di promuovere la cultura. La cultura del rispetto, partendo proprio dalle scuole e dalle famiglie. La diversità va insegnata, accolta e vissuta come ricchezza di espressione. Non come un insulto gratuito. Chi insulta e calpesta la dignità del prossimo, senza conoscerlo, calpesta solamente se stesso.