Repubblica Palermo non ha dubbi, con un articolo pubblicato ieri afferma che dopo la morte della piccola Nicole la Dottoressa Isabella Bartoli, direttrice della Centrale Operativa del 118 di Catania sarebbe prossima alla sospensione. “Dopo il trasferimento dell’operatore del 118 che rispose alla chiamata della clinica Gibiino – afferma Repubblica – guai in vista anche
per la responsabile del 118 di Catania indagata per la morte di Nicole, la neonata morta in ambulanza durante il trasferimento da Catania a Ragusa.”
La fonte della notizia, secondo il quotidiano, non sarebbero voci di corridoio ma proprio l’autorità preposta all’eventuale rimozione, ovvero l’assessorato regionale alla Salute. “Si sta procedendo anche verso la responsabile della centrale operativa confermano dall’assessorato regionale alla Salute – continua Repubblica- Isabella Bartoli, che dirige l’unità semplice del 118 dal 2011, rischia così di perdere la poltrona. Il suo incarico risale ai tempi del direttore generale Francesco Poli, nominato
manager dal governo dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo. In occasione delle regionali del 2012, la Bartoli si candidò nelle liste dell’Mpa di Lombardo.”
Intervistata da SUD Press la dottoressa tiene a sottolineare la professionalità e l’impeccabilità dell’operato del 118 catanese.
“Non ci sono novità, tutto quello che dovevo dire l’ho detto – afferma Isabella Bartoli – Presto spero che si farà la giusta chiarezza su questa vicenda, ribadisco il 118 non c’entra nulla è stato professionale e impeccabile. Lo vedrete. E’ questione di tempo, vedrete se quello che ha detto la Dottoressa Bartoli è vero o non vero.”
Sulle affermazioni di Repubblica Palermo la Dottoressa risponde in modo netto, affermando che il quotidiano può “dire quello che vuole”, e facendo dunque immaginare che ancora non vi è nulla di concreto.”Non seguo nemmeno più tutto quello che esce sui giornali. Noi abbiamo tanto da lavorare in emergenza – conclude la dottoressa – con una realtà intorno difficile.
Abbiamo bisogno di un po’ di serenità, comunque non ci sono novità. Repubblica Palermo può dire quello che vuole, poi…pensa Dio“.
(AGENZIA FOTOGIORNALISTICA MAX PHOTO ITALIA)