Il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro delle Infrastrutture Diego Delrio non hanno fatto finora esattamente come Mario Monti, che aveva cancellato con il bianchetto, dalla cartina geografica, la mappa al di sotto del Garigliano. Per lui e per i governi a trazione leghista Il Sud era semplicemente un’area non pervenuta, da cercare eventualmente a “Chi l’ha visto”.
Renzi e Delrio invece fanno come Salvini. Ogni tanto una volta scendono nel Mezzogiorno per una toccata e fuga. Le malelingue dicono che lo fanno perché è tempo di elezioni e solo per marcare il territorio…
Ma sono malelingue, appunto.
Per permettere al premier e ai suoi ministri di dimostrare che le cose non stanno affatto così, Sudonline ha elencato di seguito un questionario. Può servire a misurare il grado di attenzione dell’esecutivo al Mezzogiorno, alle sue esigenze legittime, alle sue aspettative e prospettive.
Ecco 15 domande cruciali:
- Trova equilibrato che il suo governo abbia programmato investimenti per ferrovie pari a 4.799 milioni al Centronord e 60 milioni (solo l’1,2 per cento) al Sud?
- Cosa avete investito e programmato, per fare in modo che, almeno per il 2019, Matera capitale europea sia collegata su ferri al resto d’Italia?
- Napoli e Bari, le due maggiori città del Sud continentale, vanno collegate nella maniera più efficace anche via treno. A parte il fatto che il decreto Sblocca Italia parla di alta capacità su quella tratta e non di alta velocità, risulta che i lavori siano fermi o quasi, per problemi dell’impresa appaltatrice (piccola, qualche decina di operai). Di questo passo, non basteranno 60 anni per arrivare alla conclusione. Ci mettete rimedio o lasciate le cose così??
- Ritiene equo finanziare il decreto “Sblocca Italia”, destinato in via prevalente al Nord, con fondi riservati al Sud?
- L’Italia dall’avvio della Cassa per il Mezzogiorno al 2008 (58 anni) ha investito al Sud 342,5 miliardi di euro. In Germania Est il governo tedesco ha investito quasi 5 volte di più in appena 22 anni dalla caduta del Muro. Non pensa il governo che questo divario – rimarcato di recente dall’Economist – sia all’origine del declino italiano?
- Ritiene onesto accusare le Regioni del Sud di ritardi nella spesa dei fondi europei quando i ministeri hanno la medesima capacità (o incapacità) di spesa, come ha ammesso lo stesso sottosegretario Delrio in una intervista al Mattino?
- Non le sembra paradossale che esponenti del suo governo attribuiscano al Mezzogiorno la incapacità di utilizzare le risorse europee, mentre lo stesso governo contribuisce a quei ritardi perché da mesi non dà seguito operativo alla Agenzia per la coesione territoriale?
- Condivide la tesi del presidente della Svimez Adriano Giannola della necessità di una fiscalità di compensazione per bilanciare il “paradosso di un Mezzogiorno che si trova a competere, dopo l’allargamento dell’Unione ed Est, con Paesi con economie che hanno conservato la propria sovranità monetaria”?
- Che cosa pensa del fatto che per la Coesione territoriale 2007-2013 la sola Lombardia (la regione più ricca) si è vista finanziare più progetti che le otto regioni meridionali messe insieme?
- Come giudica il fatto che i soldi per combattere l’abbandono della scuola da parte di studenti poveri o disagiati siano finiti soprattutto in Lombardia, mentre il fenomeno è massimo al Sud e raggiunge – ad esempio – record europei nel quartiere napoletano di Scampia e in alcuni quartieri di Palermo?
- Non le sembra iniquo che i soldi per riattare le scuole terremotate sono andati per un terzo del totale in Lombardia e per il 97 per cento al Centro-Nord, mentre la gran parte delle scuole terremotate è a Sud, cui è rimasto il 3 per cento?
- Ritiene equo i fabbisogni standard di asili nido e istruzione siano stati effettuati sulla base della spesa storica, molto bassa nei Comuni del Sud, con il paradosso di assegnare fabbisogno zero ai Comuni privi di servizio di asili nido?
- Ritiene equilibrato il riparto dei fondi sanitari in base ai criteri che tengono conto della speranza di vita, assegnando meno risorse dove si muore prima?
- Avete calcolato in quanti anni saranno costrette a chiudere le università del sud (alcuni dicono meno di 10), per colpa del turnover? L’intento è garantire il diritto costituzionale all’istruzione solo ai ricchi o sono previste scuole serali di alfabetizzazione anche per i poveri?
- Qual è la sua opinione sulla richiesta di correggere le indicazioni del ministero dell’Istruzione, epoca Gelmini, che hanno escluso poeti e scrittori meridionali, pur se premi Nobel, dall’insegnamento della letteratura italiana del Novecento?
Dopo tutto quello che è stato fatto contro e non è stato fatto per il Mezzogiorno, non crede che sia legittimo il sospetto che lei non abbia alla sua attenzione alcun dossier Sud all’ordine del giorno e che anzi il suo governo su questo fronte sia perfettamente in linea, stando ai fatti, con gli esecutivi Letta, Monti, Berlusconi e Tremonti e tutti quelli che li hanno preceduti in quali hanno condannato il Meridione a venti anni di solitudine.