La notizia ha colto di sorpresa anche lo stesso premier Renzi, che nei giorni scorsi continuava a dichiarare che nelle liste Pd non c’era nessun impresentabile. La smentita arriva nel pomeriggio, quando la commissione parlamentare Antimafia, presieduta da Rosy Bindi, presenta la lista degli impresentabili e nell’elenco dei 17 appare anche il suo nome: Vincenzo De Luca, candidato alla presidenza della Regione Campania. Una vera bomba che si abbatte sul Pd a due giorni dalle elezioni.
CONCUSSIONE E TRUFFA QUESTI I REATI CONTESTATI ALL’EPOCA A DE LUCA
La vicenda per la quale De Luca è stato inserito nella lista degli impresentibili risale al 1998: La Procura della Repubblica di Salerno apre un’inchiesta per la richiesta di cassa integrazione per circa 200 operai del’ex Ideal Standard. Secondo l’accusa, lo stesso De Luca, allora sindaco di Salerno, avrebbe sollecitato la richiesta in assenza dei presupposti di legge, il reato contestato è di truffa. Ma c’è un altro filone di inchiesta relativo alla richiesta degli oneri di urbanizzazione a un gruppo di imprenditori interessati alla realizzazione di un progetto nell’area est della città, il reato contestato è di concussione.
LA RISPOSTA DI DE LUCA
Ma la risposta di De Luca non si è fatta attendere, anche perchè l’ex sindaco di Salerno ha rinunciato alla prescrizione “relativamente ai delitti per i quali era maturato il relativo decorso”: “Ho appreso, nell’ultima giornata di campagna elettorale – spiega – che la signora Rosy Bindi segnala il mio nome tra gli ‘impresentabili’, in relazione ad una vicenda giudiziaria di 17 anni fa, relativa alla vertenza di lavoro degli operai dell’Ideal Standard. Ho dato mandato al mio legale di querelare per diffamazione la signora Bindi.Premesso che:
-Tutti gli atti amministrativi in questione sono stati sollecitati dal Prefetto dell’epoca e dalle organizzazioni sindacali, nell’ambito della vertenza Ideal Standard.
– Ho rinunciato alla prescrizione.
– Sono orgoglioso di aver preso decisioni urbanistiche per salvare 250 lavoratori dell’Ideal Standard, e rifarei tutti gli atti esattamente come 17 anni fa.
– Che l’ipotesi di ‘concussione’ che mi riguarda è relativa ad oneri di urbanizzazione richiesti a vantaggio del Comune, e calcolati dall’ufficio tecnico.
Io sfido la signora Bindi ad un dibattito pubblico, entro la mattinata di domani, per poterla sbugiardare, e dimostrare che l’unica impresentabile è lei, pia Donna di Potere, che ha utilizzato fra i suoi sponsor politici uno dei peggiori esponenti della clientela politica in Campania, massimo produttore del debito sanitario, di cui illustrerò opere e virtù, nel corso del confronto”: Per De Luca, questa “campagna di aggressione” non è altro che un “vile ed irresponsabile attacco a Renzi”. Poche ore prima, infatti, lo stesso Renzi aveva scritto nella sua Enewes “Mai visto dibattito così autoreferenziale e lontano dalla realtà nessuno di loro verrà eletto”.
LE DICHIARAZIONI DELLA BINDI IN CONFERENZA STAMPA
La stessa Rosy Bindi in conferenza stampa aveva dichiarato: “Saremmo stati inadempienti se non avessimo fatto questo lavoro, anche perchè il tema della classe dirigente ha superato quello dei programmi.”
LA REAZIONE DI STEFANO CALDORO
Mentre lo sfidante diretto di De Luca, Stefano Caldoro, ha commentato così: “E’ ineleggibile, la sua è una condidatura contro la legge, oltre la legge”.
D’altro canto, anche Caldoro non può esultare più di tanto, quella lista di impresentabili, che vede coinvolti 13 candidati campani e 4 pugliesi è motivo di imbarazzo anche per il Governatore uscente Mentre già ha fatto sapere che ha chiesto personalmente a uno dei candidati, giudicato impresentabile, Francesco Plaitano, di fare un passo indietro, perchè “di fronte a reati di mafia non bisogna avere nessuna titubanza”.
IL CODICE ETICO DEL 2014
Ma quei nomi sono lì nero su bianco, individuati segnalati in virtù del codice etico http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-09-24/un-nuovo-codice-etico-i-candidati-politici-150227.shtml?uuid=ABJWBnwB varato dalla commissione Antimafia nel 2014, per il quale non è necessaria la condanna definitiva per diventare impresentabili.
LA LISTA DEGLI IMPRESENTABILI, SPUNTA ANCHE SANDRA MASTELLA
Vincenzo De Luca del Pd, Antonio Ambrosio di Forza Italia, Luciano Passariello di Fratelli d’Italia, Sergio Nappi di ‘Caldoro presidente’, Fernando Errico di Ncd, Alessandrina Lonardi di Forza Italia, Francesco Plaitano di Popolari per l’Italia, Antonio Scalzone e Raffaele Viscardi entrambi di Popolari per l’Italia, Domenico Elefante di Centro democratico-Scelta civica, Biagio Iacolare dell’Udc, Carmela Grimaldi (che, come De Luca, ha annunciato di voler denunciare per diffamazione i componenti dell’Antimafia) della lista Campania in rete e Alberico Gambino della lista Meloni Fdi, questi i nomi dei candidati che in base al codice etico sono impresentabili e che non dovevano essere candidati nemmeno nelle liste collegate.