I cittadini di Acerra sono sul piede di guerra, l’associazione volontari civici, infatti, sta raccogliendo firme contro l’aumento della Tari, l’imposta comunale sui rifiuti. Da una settimana l’appuntamento è in piazza Castello, tutti i giorni, i volontari invitano i cittadini a firmare la petizione contro quest’ultimo paradosso che li vede costretti a subire l’aumento del 30% della tassa sui rifiuti imposto dal Comune, quando sono gli stessi rifiuti ad aver trasformato l’area nella Terra dei Fuochi. “Acerra è una città che offre ben pochi servizi – dichiara Pasquale Buonincontro – è assurdo che dobbiamo pagare 3,55 euro a metro cubo i rifiuti, un aumento ingiustificato, per questo stiamo raccogliendo le firme. Chiediamo al Consiglio comunale di adottare gli atti con i quali si possa ridurre la tassa sui rifiuti, e anche un metodo di rateizzo degli importi per i soggetti meno abbienti. Chiediamo anche che le somme dei ristori ambientali vengano utilizzati per i servizi ai cittadini acerrani. ” Quante firme avete raccolto fino ad oggi? “Circa 2000 in 6 giorni,il mio obiettivo è 10mila, ma conoscendomi continuerò a raccogliere firme anche oltre, dopo di che le consegnerò al sindaco. Il nostro obiettivo è chiedere la riduzione delle tasse ed ottenere servizi di qualità al netto della chiusura dell’inceneritore e dell’avvio delle bonifiche ambientali. Colgo l’occasione per ringraziare i cittadini che hanno già firmato e quelli che verranno a firmare nei prossimi giorni.”
La magistratura contabile, intanto, nei giorni scorsi, ha esaminato i rendiconti di esercizio nel biennio 2012-2013 ed ha rilevato una serie di criticità. I conti non tornano, come avevano denunciato nei giorni scorsi i rappresentanti del Pd locale, sottolinenando una mancanza di ben 23 milioni di euro.
Un ammanco di 6 milioni di euro nella gestione del servizio idrico, inoltre, sarebbe stato rilevato dalla Corte dei Conti che deve ancora pronunciarsi definitivamente sui rendiconti.