Una colletta per sconfiggere le blatte, questa la proposta del presidente della IV municipalità, Armando Coppola che in una riunione con la Asl ha concordato la linea da seguire per sterminare i fastidiosissimi insetti che con il caldo escono dai tombini e invadono la strada. Se non ci fosse da piangere, bisognerebbe ridere, ormai la colletta, o per dirla all’inglese il crowffunding sta diventando una mania, certo chiedere agli abitanti della municipalità di versare un obolo per debellare gli scarafaggi fa capire in che situazione si trovano le nostre casse.
L’Asl, ha individuato un macchinario efficace contro la lotta alle blatte, si tratta di un’attrezzatura particolare che si chiama termonebbiogeno che, stando agli esperti sarebbe di grande aiuto per risolvere il problema delle blatte, ma costa 3000 euro, soldi che non ci sono nelle casse della municipalità. Da qui la richiesta di un’offerta per comprare il macchinario.
Sono anni che con il caldo le strade sono invase da blatte, nessuno dimentica quell’estate in cui, a causa della deblattizzazione, le blattte uscirono contemporanemente dai tombini invadendo via Chiaia e gettando nel panico la gente che passeggiava tranquillamente. E’ chiaro che la presenza massiccia in citta di questi animaletti fa inorridire anche i più accaniti animalisti, perchè sono il segno del degrado e della sporcizia che regnano in città E allora ecco l’idea, un crowdfunding per eliminare il problema.
“La IV Municipalità,d’intesa con l’ASL, – scrive Coppola – vuole migliorare il servizio di deblattizzazione sul proprio territorio. Per tale scopo è richiesto un’attrezzatura particolare detta Termonebbiogeno,il cui costo è pari ad euro 3.000,comprensivi d’iva. Non avendo fondi per tale acquisto,si chiede alla cittadinanza di voler contribuire a tale acquisto,attraverso il versamento di una quota,ad importo libero,da versare presso gli uffici della Presidenza siti in via Gianturco 99. Sarà rilasciata apposita ricevuta. Grazie anticipatamente a tutti coloro che avranno la sensibilità di aiutarci.”