Dopo il successo ottenuto con la personale a Villa Niscemi a Palermo, lo scorso giugno dal titolo “ Emozioni mediterranee, sulle tracce di Goethe”, l’artista palermitano, Filippo Lo Iacono, è stato insignito del premio “ Migliore artista dell’anno. Già noto alla nostra critica, Lo Iacono dimostra ancora una volta, una grande capacità interpretativa ed espressiva della sua terra, cogliendo attentamente le sfumature e gli scorci di paesaggio così come Goethe descrive nel suo “Viaggio in Italia” apprezzando ogni aspetto naturalistico e culturale della Sicilia.
La sua tecnica da noi definita “verismo della visione”è improntata sul lirismo dei chiaroscuri: i colori sono a volte decisi, forti, passionali, in altre occasioni gli stessi diventano impalpabili, evanescenti e luminosi tenendo sempre conto dei fenomeni atmosferici e della giusta dose di luce.
Le opere che potrebbero apparire solo una riproduzione di luoghi, esprimendo una poesia distaccata, quasi astratta, si riassumono, invece, in un’armonia cromatica più o meno sfumata secondo lo stato d’animo dell’artista: le figure dei personaggi sono tracciate con pennellate rapide, le acque limpide, calme e trasparenti, le chiome degli alberi leggere e frementi come piume creano una visione eterea di una realtà paesaggistica tra le più belle del mondo.
La sua pittura oltre che a dimostrare dominio della prospettiva e dei giochi di luce, trasmette chiaramente quella visione di natura perfetta dei luoghi siciliani e tutto l’entusiasmo e passionalità dell’autore nel trasferirli su tela. Così come il grande scrittore tedesco, Lo Iacono sostiene: “ L’Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna (…) “La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte,l’unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra….chi li ha vissuti una sola volta, li possederà per tutta la vita” (J:W Goethe “Viaggio in Italia” 1817