Uno studio di fattibilità a largo spettro su Capri. Per fare dell’isola una oasi di soluzioni tipiche delle smart cities per gestire in maniera razionale i flussi turistici. E’ il progetto targato Matching Energies Foundation, presieduta dall’industriale Marco Zigon, alla guida di un gruppo specializzato in prodotti e servizi per le reti elettriche in alta e bassa tensione, con base in Campania e vocazione internazionale. “Quando il Comitato Scientifico della Matching Energies Foundation si è posto il problema di quale progetto potesse meglio contribuire alla finalità primaria della Fondazione – spiega Enni Macchi, direttore del Dipartimento Energia del Politecnico di Milano – abbiamo pensato a Capri come isola green e sostenibile, che utilizzi le applicazioni della più avanzata tecnologia per far fronte all’impatto del turismo di un giorno che nella stagione estiva la manda puntualmente in crisi”.
Capri è una icona mondiale del bel vivere ed è un peccato che la sua immagine sia compromessa da una organizzazione non ordinata. Ecco perché il sindaco Giovanni De Martino ha accolto di buon grado il progetto “Capri Smart Island” della Fondazione Matching Energies. Un modello di quanto si può fare per migliorare marchio Capri e puntare a replicarlo in altri contesti urbani.
Professor Macchi, il progetto Capri Smart Island si prefigge di individuare il mix ottimale di tecnologie e iniziative che consentirebbe di trasformare l’isola in un luogo virtuoso da un punto di vista energetico e ambientale. E’ una sintesi che trova corretta?
Si, se ad abitanti e turisti viene offerto il meglio delle applicazioni informatiche che la moderna tecnologia oggi offre. Con la realizzazione di questo progetto Capri si pone all’attenzione mondiale non solo come meta turistica di inestimabile bellezza, ma come modello di utilizzo virtuoso delle fonti energetiche. Un esempio che potrebbe essere seguito da molte altre isole mediterranee. Per questo compito ambizioso, la Fondazione ha coinvolto alcune delle più qualificate competenze del Paese: il CNR, la Federico II, l’Università di Genova e il Politecnico di Milano, che hanno cooperato con entusiasmo mettendo in campo le loro competenze migliori.
Può riassumere in poche parole le iniziative che porterebbero a risultati più rilevanti?
Anzitutto il dimezzamento dell’utilizzo attuale di combustibili fossili e il conseguente dimezzamento delle emissioni di gas clima-alteranti. Poi un sostanziale miglioramento della qualità dell’aria, grazie alla sostituzione quasi integrale del gasolio con altre fonti più pulite. Ancora: un aumento sostanziale dell’utilizzo delle fonti rinnovabili, sia per produzione di elettricità, sia per usi termici e per la climatizzazione. Va anche considerato come effetto positivo la riduzione di un ordine di grandezza dei flussi importati, soprattutto di combustibili. Infine da non sottovalutare la disponibilità per il pubblico di dati ambientali e della mobilità sull’isola e conseguente aumento del grado di soddisfazione per residenti e turisti
Quali sono, a suo giudizio, le principali proposte avanzate nello studio?
La realizzazione di un’illuminazione pubblica “smart”: oltre a realizzare un decisivo risparmio energetico grazie all’utilizzo di led, il sistema di illuminazione, per la sua capillarità nel tessuto urbano ed extraurbano, è strategica per realizzare reti di sensori, trasmissione dati e servizi ad alto valore, che si definiscono “smart services”, quali ad esempio connessione WiFi, gestione parcheggi, informazioni e avvisi sui fenomeni meteorologici, controllo intelligente del traffico, videosorveglianza, monitoraggio abbandono rifiuti e così via.
E’ contemplata anche la trasformazione degli edifici pubblici in edifici “nZEB”, ossia nearly Zero Energy Building?
Sì è previsto un dimostratore di abbattimento della domanda energetica e realizzazione di un SEU, cioè un Sistema Efficiente di Utenza), con generazione “ibrida” tramite fotovoltaico, pompa di calore reversibile, microcogeneratore, gestiti da una microgrid “smart”.
Si prevede inoltre la realizzazione di una minigrid destinata ai fabbisogni elettrici e termici di un complesso polisportivo dell’isola?
Certo, comprensivo della futura piscina coperta. L’alimentazione della minirete verrà in buona parte garantita da un sistema di recupero energetico di una parte dei rifiuti, composto da (i) un cippatore/pellettizzatore per la produzione sia di pellets da scarti di legno per utilizzi della popolazione locale, sia di pellets da scarti di legno, plastica, carta, cartone, tessili, sfalci per produzione di elettricità e calore. Un innovativo sistema cogenerativo, composto da un reattore a letto fluido che alimenta un motore a fluido organico, garantirà ottime prestazioni energetiche e un rigoroso controllo delle emissioni
Ma uno degli aspetti più interessanti è la sostituzione dei mezzi pubblici/taxi con motori diesel/benzina con soluzioni elettriche o ibride termico-elettriche, non è così?
Esatto, con sostanziali miglioramenti in emissioni inquinanti, acustiche, efficienza e costi. L’iniziativa prevede anche la realizzazione di un rete dedicata nell’area portuale, che alimenti colonnine di ricarica per vetture, autobus e per imbarcazioni.
Come si farà a gestire tutte queste realizzazioni puntuali?
Con una piattaforma integrata di «Energy Management» in grado di ottimizzare produzione e consumo secondo logiche mirate alla riduzione dei costi operativi, alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e al miglioramento della qualità/sicurezza del servizio elettrico
Come si pensa di procedere per lo sviluppo del progetto?
Si prospetta un’attivazione graduale. Prima lo studio di fattibilità tecnica, già interamente finanziato dalla Fondazione, poi la realizzazione e gestione di alcuni dimostratori. Si pensa a un tratto della rete di illuminazione, la trasformazione del primo edificio pubblico, individuato nella scuola elementare “4 novembre”, il sistema pellettizzazione+letto fluido+motore a fluido organico, la trasformazione in veicoli ibridi di un autobus e di un taxi, la realizzazione di una colonnina di ricarica, la piattaforma integrata di “energy management”. Per questa fase, si punterà a un finanziamento della Comunità Europea, pienamente plausibile vista la qualità e innovatività delle soluzioni proposte.
In conclusione, cosa si aspetta dalla realizzazione di Capri Smart Island?
I contenuti innovativi del progetto, frutto di una forte sinergia di competenze del team che l’ha formulato, i vantaggi che ne deriverebbero per la comunità degli abitanti e dei turisti e, non ultimo, l’attrattività dell’isola di Capri quale dimostratore di risonanza internazionale siano presupposti che giustifichino ampiamente ogni sforzo per arrivare alla sua realizzazione.