Politica interna
Unioni gay – La Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l’Italia per il vuoto legislativo che discrimina le unioni gay, chiedendo al legislatore di provvedere a colmare il mancato riconoscimento che lascia le coppie dello stesso sesso senza protezione giuridica. La Corte di Strasburgo si è pronunciata sul ricorso di tre coppie italiane che avevano chiesto le pubblicazioni di nozze, ma avevano ricevuto un rifiuto. La legge sulle unioni civili è ferma al Senato, ma il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi ha detto di sperare nel via libera entro l’anno.
Commissioni – Alla Camera si è proceduto al rinnovo dei vertici delle commissioni parlamentari. Sono stati confermati tutti i presidenti di commissione della maggioranza e sono stati sostituiti solo i quattro presidenti di Forza Italia. Quindi il previsto rinnovo di metà legislatura ha certificato la fine delle larghe intese che portarono Forza Italia a sostenere il governo guidato da Enrico Letta, ma anche il M5S è uscito ridimensionato con solo due vicepresidenze.
Immigrazione – Dopo la rimozione del prefetto di Treviso Maria Augusta Marrosu, alla quale è stato contestato un atteggiamento troppo debole di fronte alle proteste dei cittadini per l’arrivo dei migranti, il presidente del sindacato più rappresentativo dei prefetti Claudio Palomba ha chiesto un incontro urgente al ministro dell’Interno Angelino Alfano, perché “stanchi di essere capri espiatori sull’immigrazione”.
Politica estera
Libia – Per i quattro dipendenti della ditta Bonatti Gino Pollicardo, Fausto Piano, Filippo Calcagno e Salvatore Failla, catturati tre giorni fa nella zona di Zuara, si segue la pista degli scafisti per cercare di individuare i sequestratori. L’ipotesi più accreditata in queste ore è che i quattro italiani siano stati segnalati al momento del passaggio della frontiera tra Tunisia e Libia. Il rapimento dei quattro tecnici è stato al centro anche dell’incontro tra il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e l’inviato dell’Onu Bernardino Leòn.
Israele – Dopo la firma dell’accordo sul nucleare iraniano, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha incontrato il premier israeliano Benjamin Netanyahu e ha cercato di rassicurare gli israeliani affermando che “la sicurezza di Israele è anche la sicurezza dell’Italia e dell’Europa”. Comunque Netanyahu non ha nascosto il suo disappunto per l’intesa raggiunta con l’Iran, perché “l’accordo mette Israele, il Medio Oriente e tutto il mondo di fronte a una grave minaccia”.
Economia e Finanza
Grecia – Il Parlamento di Atene oggi dovrà approvare il secondo pacchetto di riforme, come concordato con i creditori europei per la concessione del terzo piano di aiuti da 86 miliardi di euro. Quindi dovrà essere votata la riforma del codice di procedura civile e la riforma del sistema bancario. Tuttavia il governo ellenico ha deciso di rinviare la votazione finale di alcune norme, come l’innalzamento dell’età della pensione, che avrebbero messo a rischio l’approvazione. Intanto Standard & Poor’s ha promosso il salvataggio di Atene, alzando il rating del debito sovrano greco da CCC- a CCC+ e portando l’outlook da negativo a stabile.