Più di 200 capolavori del mondo greco, magnogreco e romano provenienti da grandi musei stranieri e italiani saranno esposti nell’ambito della mostra “Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei” allestita in occasione di Expo 2015 presso il Palazzo Reale di Milano dal 31 luglio al 10 gennaio 2016.
La presentazione della mostra si terrà venerdì 24 luglio, alle ore 11.30, nella sala “Biagio Agnes” dell’Università di Salerno.
Interverranno alla conferenza stampa il Magnifico Rettore dell’Università di Salerno, prof. Aurelio Tommasetti, la prof.ssa Angela Pontrandolfo, curatrice della Mostra, il prof. Massimo Osanna, Soprintendente di Pompei, la dott.ssa Marina Cipriani, già Direttrice Museo Archeologico Nazionale di Paestum, la dott.ssa Luigina Tomay, funzionario archeologo della Soprintendenza della Campania e responsabile del Museo di Montesarchio.
Nella mostra, organizzata in sei sezioni tematiche – lo spazio della natura, la natura come segno e metafora, la natura coltivata dono degli dei, il giardino incantato, il paesaggio, il verde reale e il verde dipinto – saranno esposti più di 200 capolavori del mondo greco, magnogreco e romano provenienti da grandi musei stranieri e italiani quali il Museo archeologico di Atene, il Kunsthistoriches Museum di Vienna, il Louvre di Parigi, i musei archeologici di Napoli, S. Maria Capua Vetere, Paestum, Montesarchio, Taranto.
Emblema della mostra e del tema del rapporto tra Uomo e Natura è la celeberrima lastra dipinta di Paestum raffigurante il Tuffatore.
Il catalogo della mostra edito da Electa che ripercorre il percorso espositivo accoglie saggi d’approfondimento di autori internazionali.
Il progetto espositivo della mostra “Mito e Natura. Dalla Grecia a Pompei” è promosso dal Comune di Milano – Cultura insieme all’Università degli Studi di Salerno, l’Università degli Studi di Milano, il Museo Archeologico di Napoli e la Soprintendenza Speciale per Pompei, Ercolano e Stabia ed è prodotto e organizzato da Palazzo Reale con la casa editrice Electa.
La mostra è ideata e curata da Gemma Sena Chiesa e Angela Pontrandolfo; il progetto espositivo è opera di Francesco Venezia.