Professor Musacchio, Lei è una delle poche persone esperte della materia che ha avuto il coraggio di sostenere la sconfitta dello Stato nei confronti della mafia. Perchè?
Purtroppo è un dato di fatto: le mafie hanno sconfitto lo Stato! Nel nostro Paese, controllano una parte rilevante della politica e dell’economia a livello nazionale come, con particolare capacità di penetrazione, in alcune regioni conquistate da tempo come la Campania, la Calabria e la Sicilia e in parte la Puglia. Le altre regioni, comunque, non ne sono affatto immuni.
Che cosa deve fare oggi una persona impegnata nelle battaglie civili come lei per rendere edotti i cittadini?
Risposta molto semplice. Deve soltanto fare il proprio dovere ispirandosi sempre ai valori costituzionali e ai i più importanti principi della convivenza civile, continuando ad operare nei settori di sua competenza non facendo mai mancare la propria opinione sulle tematiche di rilievo sociale e relative alle illegalità che pervadono questo Paese. I miei articoli, spesso, non piacciono ai politici perché evidenzio loro responsabilità che però sono macroscopiche.
Se lei avesse la possibilità di far approvare dei provvedimenti legislativi cosa farebbe per migliorare la situazione dell’Italia ?
Concentrerei la mia azione su tre settori specifici usando anche poteri straordinari: lotta alla corruzione, lotta all’evasione fiscale, lotta alla criminalità organizzata. Ma purtroppo non basta. Occorrono provvedimenti che risolvano il problema grave della disoccupazione giovanile, sarebbe necessario investire sullo sviluppo del turismo, dell’agricoltura, del nostro grande patrimonio artistico e culturale. Sarà indispensabile nell’immediato futuro puntare sull’innovazione e sulla ricerca scientifica. Diventano improrogabili i tagli alla spesa pubblica. Il tutto non come annuncio ma con atti concreti e immediatamente efficaci.
Secondo lei in Italia esiste una questione morale?
Esiste e la confermano i fatti. Ci sono stati anche di recente alcuni casi, come quelli di Mafia Capitale a Roma, dello Scandalo del Mose a Venezia, dell’Expò a Milano, che non possono esser liquidati come se nulla fosse. La questione morale esiste e va affrontata al più presto dai partiti innanzitutto.
Cosa pensa del Governo Renzi?
Stiamo parlando del terzo Governo, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato il “Porcellum” incostituzionale, votato da parlamentari eletti con una legge che contrasta con la nostra Carta Costituzionale. Dopo la sentenza a mio avviso sarebbe stato corretto ritornare al voto. Ma si sa in politica è ammesso tutto ed il contrario di tutto.
Qual è secondo lei la sorte che attende l’Italia nei prossimi anni?
L’Italia si gioca una partita importante: o affronta i veri problemi che l’attanagliano e che ho descritto precedentemente o sarà destinata al collasso totale. Purtroppo non vedo alternative.
Chiudiamo con una vena ottimistica?
Certamente. Lancio dal vostro giornale un esortazione: una rivoluzione culturale che parta dai giovani sulla scorta di quanto accaduto in passato per combattere la mafia – penso alla “Primavera di Palermo” negli anni novanta – quando una moltitudine di cittadini ebbe il coraggio di scendere in piazza dopo le stragi di Capaci e Via D’Amelio per dire no alla mafia. Ecco occorre una nuova “Primavera di Palermo” ma questa volta senza i tanti morti ed estesa a tutta la Nazione.
Un articolo coraggioso e molto bello. Dice tante verità!
Condivido la necessità di una soluzione al problema occupazione investendo nella Cultura( intendo scatola artistico-culturale) come una nuova “Primavera di Palermo”. Una vera rivoluzione come afferma Musacchio, senza vittime. Successo assicurato.