“Il Teatro cerca casa e la trova al San Giorgio Teatro Festival” dove presenta tre spettacoli nella sala Autiero di Villa Bruno, a partire da venerdì 11 settembre, alle 21, con lo spettacolo “Il cielo stellato” scritto da Amedeo Messina, con Renato Carpentieri, interprete e regista. L’inizio è da non perdere dunque. Dopo la pausa estiva, il Festival organizzato dall’associazione Circolo Massimo in collaborazione con Casa Massimo Troisi, Arcoscenico e il Teatro Cerca Casa, porta in scena un grande protagonista: Renato Carpentieri e il suo omaggio al filosofo tedesco Immanuel Kant con l’opera “Il cielo stellato” scritto da Amedeo Messina, i costumi di Annamaria Morelli, l’ambientazione e la regia dello stesso Carpentieri. “Un servo astuto e chiacchierone racconta la vita metodica e rigorosa del suo padrone, sulle cui passeggiate vengono regolati gli orologi degli abitanti della cittadina di Königsberg. È Lampe, intelligente e sveglio maggiordomo di Kant ormai ottantenne che, adirato con il suo servo, lo licenzia dopo venticinque anni di fedele servizio. Carpentieri attraverso lo stesso Lampe, che si trova costretto a recitare la parte del suo padrone, ripercorre le tappe salienti della biografia e dell’opera del filosofo.”
Venerdì 18 settembre alle 21, Lello Giulivo, artista poliedrico e virtuoso (cantante, attore, mimo) si esibirà nello spettacolo ’Na voce e ‘na chitarra (in viaggio da solo)” ed eseguirà brani musicali più o meno famosi di autori diversi, liriche e racconti di altrettanti narratori “che prima di tutto – dichiara Giulivo – piacciono a me”.
Il teatro cerca casa è una formula che si dimostra sempre più di successo ideata da Manlio Santanelli, uno dei più importanti drammaturghi contemporanei. “L’esperienza de ‘Il Teatro cerca casa’ continua a rispondere all’esigenza di innovare – dichiara Santanelli – ovvero di inserire una novità nella prassi corrente tutte le volte che questa si presenta irta di ostacoli difficili, se non impossibili, da superare. ‘Il Teatro cerca casa’ non sfugge a questa regola. Diventato ormai rappresentazione diffusa – continua il drammaturgo – fa tappa in tutte le province della Campania, non ultima, con successo e soddisfazione San Giorgio a Cremano”.
Infine, venerdì 25 settembre alle 21, in scena Mario Porfito e Lello Serao in “Disturbi di memoria” di Manlio Santanelli, la produzione di Libera Scena Ensemble, con la regia di Renato Carpentieri. Quando l’incontro è tra un bel testo drammaturgico, una precisa scelta registica ed una recitazione convincente di due bravi attori, allora può succedere di assistere ad una messa in scena teatrale di grande valore artistico. E’ proprio il caso dello spettacolo “Disturbi di memoria”, assolutamente da non perdere. “Protagonisti due uomini sulla cinquantina: l’uno riservato, l’altro prodigo della propria intimità, l’uno attento a non offendere il comune senso del pudore, l’altro capace di pensare e dire soltanto cose spudorate; l’uno morbosamente geloso dei ricordi, l’altro pronto a metterli all’asta. Anche nella professione i due non potrebbero essere più dissimili, più antitetici, dal momento che il primo è un tecnico del diritto, stimato penalista che trasuda rigore e deontologia, mentre il secondo commercia in prodotti non meglio identificati, e trasuda: trasuda alla lettera.” Un testo coinvolgente, quello di Santanelli, che si può considerare una metafora dolorosa sulla memoria, sul ruolo della nostra storia individuale e collettiva, e riporta ad una domanda: si può brindare alla “libertà di dimenticare?” O come recita il cinico Severo “Senza memoria si campa meglio”? O ancora come sostiene l’autore: “Chi ha memoria è vincente rispetto a chi l’ha sepolta.?” Si tratta dunque di uno spettacolo da non perdere, ironico, pungente, e con un vero colpo di scena finale.
Info e prenotazioni: 0815782460 – 3343347090, San Giorgio a Cremano, Villa Bruno, sala Autiero, Via Cavalli di Bronzo, 22.