Sia chiaro. Anche il Sud ha le sue colpe, non così distanti da quelle del Nord che, fra l’altro, ha mutuato i difetti più endemici del Mezzogiorno, Però il Nord è il Nord. Governa il Paese e ignora tutto ciò che viene scritto sui libri e sui giornali al di sotto di Firenze…
Oltre a un megaprogramma di risarcimento infrastrutturale, servirebbe un bel piano di tagli fiscali ad hoc per il Mezzogiorno. L’obiezione a questa idea è nota da sempre: l’Europa non lo consentirebbe (aiuti di Stato). Bah. Nei trattati europei sono previste deroghe motivate, per aree specifiche… Ma se un governo italiano si azzardasse a chiedere la deroga, scatterebbe immediatamente nei suoi confronti… l’accusa di pretese assistenziali, richieste protezionistiche e via blaterando.
Morale. Se il Sud protesta, fa il lacrimoso. Se il Sud ottiene qualcosa, scopre la sua cifra clientelare. Se il sud tace, è apatico. Se il Sud parla o scrive, il Nord fa finta di non sentirlo o di non leggerlo, ma poi lo accusa ora di piagnucolismo, ora di indifferentismo. E quando colà capiscono ciò che il “meglio Sud” vuole e scrive, lo capiscono al contrario….
La gazzetta del Mezzogiorno, 22 dicembre 2015
(a cura di Asco)