“ Dopo la battaglia vinta, sostenuta alla fine del 2015, contro il paventato rincaro di cinque centesimi, che avrebbe portato il pedaggio per gli autoveicoli a due assi a un euro tondo, nel 2016 dobbiamo vincere la guerra dell’abolizione totale del pedaggio con il graduale passaggio della gestione dalla società privata agli Enti pubblici competenti ” afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, che da anni sostiene battaglie in questa direzione e che su Facebook ha fondato un gruppo al link: https://www.facebook.com/ groups/ BASTAPEDAGGIOTANGENZIALE che, in pochi giorni, ha già superato il traguardo degli 800 iscritti, per chiedere appunto l’abolizione del pedaggio su quella che, di fatto, è una strada che, in parte, attraversa il centro cittadino del capoluogo partenopeo.
“ La Tangenziale di Napoli – puntualizza Capodanno – è l’unica strada urbana d’Italia e, forse, d’Europa, dove i cittadini sono costretti, e da lustri, per la precisione da quando fu inaugurata nel lontano luglio del 1972, quanto si pagavano appena 300 lire, lievitati agli attuali 95 centesimi, con un incremento dunque di oltre il 500%, a corrispondere un iniquo quanto esoso pedaggio anche per l’utilizzo urbano, vale a dire per transitare da un quartiere all’altro del capoluogo partenopeo, utilizzandola dunque alla stregua di un qualsivoglia asse urbano “
“ Nelle previsioni iniziali – ricorda Capodanno -, con la convenzione sottoscritta nel lontano 1968, la gestione privata era prevista per soli 33 anni nel mentre, all’atto del completamento, tale arteria doveva essere demanializzata, consentendone l’utilizzo gratis con il passaggio agli Enti pubblici. Il pedaggio in tutto questo periodo sarebbe dovuto servire a ripagare le spese sostenute per la costruzione dell’opera. Invece dal 2001 al 2008, benché la convenzione fosse scaduta, il pedaggio rimase. Nel 2008, poi, la convenzione è stata rinnovata e il pedaggio è rimasto ufficialmente per finanziare nuovi interventi “.
“ In sostanza – sintetizza Capodanno – sono trascorsi quasi 44 anni e con la messa in campo di un’eterna tela di Penelope, l’opera viene continuamente modificata e ampliata, rimanendo così nel possesso di una società privata, che fa capo a un noto gruppo imprenditoriale “.
“ Con una media di 270mila passaggi giornalieri, senza considerare gli altri ricavi che assommano a oltre ben cinque milioni e mezzo di euro, la società in questione incassa, in base all’ultimo bilancio pubblicato del 2014, attraverso il pedaggio, poco meno di 65 milioni di euro all’anno, pagati dai napoletani, per lo più lavoratori, che non hanno alcuna alternativa per raggiungere il posto di lavoro, visto che, in molti casi, essa rappresenta l’unica arteria di collegamento “.
Sulla questione Capodanno chiede l’intervento immediato del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, del Governatore della Campania e del Sindaco di Napoli per porre termine a questo stato di cose, mettendo in campo tutte le iniziative di rispettiva competenza, per l’abolizione, una volta e per sempre, del pedaggio sulla Tangenziale di Napoli.