“E’ solo fuffa, cavole alimentate dalla Procura e dalla stampa”. Nelle parole di Aurelio De Laurentiis c’e’ la reazione quasi condivisa da tutti gli indagati alle accuse di frode fiscale e falsa fatturazione che arrivano dalla Procura di Napoli, nei suoi confronti e di altri dirigenti di serie A e B. “Vicenda marginale e non fondata”, “Operazioni lecite”, minimizzano gli indagati, anche se il presidente del Coni Giovanni Malago’ chiede chiarezza al piu’ presto. La nuova bufera che avvolge il calcio italiano e’ arrivata stamattina, quando il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Napoli ha notificato un’ordinanza di custodia cautelare contro 47 dirigenti di societa’ di calcio e 17 calciatori. Quasi tutti i club hanno ricevuto la visita delle Fiamme Gialle. Tra gli indagati, come detto, anche Aurelio De Laurentiis per i trasferimenti di Ezequiel Lavezzi, German Denis, Cristian Chavez, Inacio Fideleff ma anche l’ad del Milan, Adriano Galliani, il numero uno della Lazio, Claudio Lotito e, Jean Claude Blanc, ex presidente della Juventus. L’inchiesta e’ condotta dai pm della Procura di Napoli, Danilo De Simone, Stefano Capuano e Vincenzo Ranieri, coordinati dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli, che dal 2008 vagliano una serie di reati finanziati e tributari che si profilavano nelle compravendite dei calciatori, specialmente quelli sudamericani. Plusvalenze inserite in bilancio grazie a fatture inesistenti per prestazioni inesistenti.