“Qui la cultura non è una cosa aleatoria – sottolinea Red Ronnie nel corso di “Smartup Optima“, il Premio di arte contemporanea 2016 – e infatti che un evento finanziato da un privato, in questo caso un’azienda, serva a promuovere ed ad ospitare l’arte rappresenta un fatto vero e significativo, non capriccio. In questo modo l’arte diventa anche il luogo del lavoro!”
Dunque è così che l’arte contemporanea abita e contamina i luoghi della dimensione del lavoro, coinvolgendo ambienti e persone. Accade nella sede di Optima Italia, location precisa ospita i venti artisti finalisti della seconda edizione di “Smartup Optima“, il Premio di arte contemporanea dedicato ai talenti under 40. Dopo il grande successo dello scorso anno, Silvia Giambrone (Agrigento, 1981) è la vincitrice di questa Edizione con la videoproiezione “6 agosto, mon amour, 2016”, l’orologio trovato ad Hiroshima dopo l’esplosione della bomba atomica, ed esposto oggi al Museo della Pace della città giapponese, “modificato per enfatizzare l’aspetto limbale della sopravvivenza”. Il secondo premio è andato a Paolo Puddu (Napoli, 1986) con l’opera “X/Y (punto di origine), che si aggiudica il premio intitolato Fondazione Bevilacqua La Masa, che consisterà in una residenza di oltre 15 giorni presso gli spazi della Fondazione di Venezia. Mentre il premio Visibilità è stato assegnato a Valedef (Maratea, 1981) con “Lampedusa”. Le opere dei venti artisti finalisti saranno esposte fino al 4 aprile nella mostra allestita negli spazi aziendali di Optima Italia che promuove il concorso.
La partecipazione degli artisti cresce di anno in anno. Infatti al bando sul tema“Tutto in uno” hanno partecipato 850 opere che sono state selezionate da una giuria tecnica composta da Chiara Pirozzi, curatrice del Premio, Ludovico Pratesi, direttore del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, Massimiliano Tonelli, direttore di Artribune, Angelandreina Rorro, curatrice d’arte contemporanea della Galleria d’Arte Moderna di Roma, Angel Moya Garcia, Co-Direttore per le Arti Visive della Tenuta dello Scompiglio di Lucca, Paola Traettino, supervisor Brand e Comunicazione Optima Italia e Ilaria Caruso, responsabile Marketing e Comunicazione ArakneCommunication. “L’intento del premio e del tema scelta “tutto in uno” è stato quello di stimolare gli artisti a raccontare lo spirito dei nostri tempi – dichiara Chiara Pirozzi curatrice del premio – la velocità d’azione e di comunicazione, la capacità delle icone e dei simboli, storici e contemporanei, di rappresentare mondi e significati diversi attraverso un’unica immagine”.
Alla vincitrice del primo premio è stato conferito un riconoscimento in denaro di 5000 euro. Così si è espressa la giovane artista Silvia Giambrone: “Il premio è dedicato ai due superstiti della bomba atomica che ho incontrato e che mi hanno aperto il loro cuore”. La videoproiezione è ispirata infatti da un viaggio in Giappone fatto nel 2013, dove l’artista ha intervistato Shoso e Keiko, due tra i pochi sopravvissuti all’ecatombe di Hiroshima. “Ciò che mi ha davvero impressionato della loro testimonianza – ha continuato Silvia Giambrone – è stato che entrambi hanno dichiarato che, pur essendo sopravvissuti, la bomba per loro non ha mai smesso di detonare, dal momento che per il resto della loro vita dovettero nascondere di essere stati ad Hiroshima durante e dopo il bombardamento. ”.
La curatrice della Galleria d’Arte Moderna di Roma, Angelandreina Rorro, nel sottolineare l’importanza di un’azienda come Optima Italia di investire nell’arte e di valorizzare gli artisti emergenti nell’arte contemporanea attraverso un concorso a loro dedicato, ha dichiarato: “Sono favorevolmente colpita dal livello artistico delle opere. E non è assolutamente un fatto scontato ritrovare in ogni singola opera la combinazione tra storia, tecnologia e forma simbolica”.
Nell’occasione, nei corridoi di Optima si respirava un gran bel fermento e la fiducia di quanti hanno partecipato era percepibile: l’arte può contare e trovare un supporto concreto da parte di un privato, di un’azienda che fonda le sue radici su una mission possibile: “Rendere armonico e compatibile l’arte e l’ambiente aziendale frequentato da giovani dipendenti- dicono Danilo Caruso e Alessio Matrone, manager di Optima – favorendo inoltre la produzione artistica attraverso una partecipazione gratuita e diventando punto di riferimento e fucina di talenti artistici. Senza dimenticare che attraverso l’arte e la cultura si guadagna una forte visione del mondo!”.