Piano di sviluppo rurale, si parte… E’ stato presentato il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 che si concentra sul miglioramento della competitività agricola, sulla salvaguardia e sul ripristino e la valorizzazione degli ecosistemi grazie all’attivazione di investimenti complessivi per circa 1,8 miliardi di euro.
Lo sviluppo rurale per la Campania è fondamentale: circa 400 aziende agricole potranno beneficiare di questo sostegno per ristrutturare e modernizzare le proprie aziende, non dimentichiamo anche i giovani agricoltori che potranno usufruire di aiuti per avviare le proprie imprese.
La frequenza con cui si sono verificate in Campania eventi catastrofici rende fondamentale la gestione dei rischi per eventuali eventi calamitosi che hanno seriamente danneggiato le strutture aziendali.
Grazie a contratti di gestione ambientale specifici in materia di biodiversità e gestione delle risorse idriche saranno tutelati circa 60 mila ettari. Tutto ciò porterà alla creazione di circa 290 nuovi posti di lavoro a cui il 25% della popolazione rurale potrà accedere sfruttando migliori tecnologie di informazione e comunicazione.
E’ una grande sfida per la riqualificazione del territorio e penso alla Terra dei fuochi, a Napoli nord e al litorale domitio”, afferma il presidente De Luca “Chi non sa spendere subirà la revoca del finanziamento e la Regione si sostituirà per portare a termine la progettazione.”
“La CIA – sottolinea Alessandro Mastrocinque, presidente di Cia Campania e vicepresidente nazionale CIA – ritiene fondamentale rivedere le procedure, semplificando e velocizzando sia la fase di istruttoria che quelle di gestione della spesa, eliminando tanti passaggi burocratici che nel passato hanno allungato i tempi per la rendicontazione e di fatto la spesa stessa”.
A margine dei lavori del Comitato, Mario Grasso, direttore della CIA Campania, sottolinea: “Il tempo dedicato ai lavori preparatori è stato poco, si è lavorato su un impianto del piano operativo approvato a Bruxelles che però ha evidenti paletti, non modificabili in sede di Comitato di sorveglianza.” aggiunge Grasso “È ora prioritario far partire i bandi, almeno quelli destinati alle imprese agricole e per le aree rurali, come il primo insediamento per i giovani e i programmi Leader. Solo dopo l’avvio dei bandi potremmo lavorare sulle modifiche al PSR, in riferimento a quelle parti che non sono in linea con la qualità della spesa e che non vanno verso il potenziamento e lo sviluppo delle imprese agricole”.