Crescono le sinergie tra la società Ab Medica e l’Università degli Studi di Salerno per consolidare il polo di ricerca e sviluppo a Fisciano .
Ieri presso la sede milanese di Ab medica, il rettore Aurelio Tommasetti, il direttore generale Attilio Bianchi e il direttore del Dipartimento di Innovazione Vincenzo Loia hanno incontrato Pantaleo Romanelli, direttore scientifico, Marco Reale, direttore generale e Aldo Cerruti, presidente e fondatore di Ab medica, per sancire la prosecuzione del percorso intrapreso insieme nel 2012.
Obiettivo della visita è stato quello di rafforzare le collaborazioni già esistenti tra Ab medica e il polo di Salerno, nell’ambito dell’innovazione tecnologica nella sanità. Una sinergia che ha messo le proprie radici nell’ambito delle neuroscienze, con lo sviluppo di applicazioni software per il Caschetto EEG, un dispositivo in grado di acquisire, memorizzare e trasmettere i segnali cerebrali EEG per il monitoraggio di pazienti epilettici e scenari di neuroriabilitazione.
I due enti stanno collaborando anche con il progetto Cyberbrain, un elettrodo che consente l’acquisizione e il monitoraggio dei segnali bioelettrici provenienti dal cervello, applicabile nei casi di epilessia per la prevenzione delle crisi e per la cura del dolore e per lo sviluppo del Brain Computer Interface.
A seguito dell’incontro il rettore Tommasetti ha dichiarato: “Con l’incontro di oggi ci proponiamo di amplificare la sinergia con Ab medica, al fine di garantire per il futuro un’assistenza di carattere sanitario ancora più elevata ai nostri territori di riferimento e intercettare anche nuove fonti di investimento a sostegno della ricerca sulle tecnologie in campo medico. Naturalmente obiettivo primario della collaborazione che si rinnova è garantire ai nostri giovani nuovi circuiti occupazionali e prospettive lavorative interessanti”.
“Ab medica è da sempre molto attenta ai giovani e all’area di Salerno. Tutti i dipendenti della sede di Fisciano di Ab medica infatti provengono dal bacino universitario salernitano” – ha commentato Luca Romanelli, Business Development di Ab medica e responsabile della sede. “La ricerca è per noi nodale: la nostra holding vi investe il 3% del fatturato annuo e i progetti pilota sui quali stiamo lavorando sono prodromici a una nuova rivoluzione del sistema della ricerca e della sanità italiana”.