Riuscire a superare la cattiva nomea di paese dal nome impronunciabile trasformandola in un’occasione turistica: è la scommessa vinta da Colobraro, piccolo paese della provincia di Matera perseguitato da decenni dalla brutta fama di portare male e per questo diventato il ”paese innominabile” o ”quel paese”, con tanto di corna e di consueti gesti plateali contro la malasorte. Grazie ad uno scatto culturale, giocando proprio sui temi dell”’affascino” e della scaramanzia, da sei anni a questa parte Colobraro propone d’estate uno spettacolo teatrale itinerante che riscuote molto successo. Con ironia ed intelligenza, Colobraro non è più un paese innominabile anche se lo spettacolo, volutamente, s’intitola ”Sogno di una notte… a quel paese”. Il centro storico del piccolo Comune di 1500 anime due volte alla settimana, i martedì ed i venerdì d’agosto, pullula di turisti. A rappresentare vari ”quadri viventi” sono tutti cittadini di Colobraro: bambini, uomini e donne, di tutte le età. Uno spettacolo teatralizzato con cui il piccolo Comune ha ottenuto il ”risarcimento morale” per tanti decenni di imprecazioni, mettendo a tacere le malelingue.