Si potrebbero fare molti discorsi sulle immagini del Sud di oggi compresso fra la musica e il crimine, ovvero lacerato fra la poesia e la sparatoria, fra il folclore prediletto dai turisti che lo affollano e un futuro inafferrabile, fra la Gomorra e la Pizzica da una parte e le questioni concrete del lavoro, dell’ambiente, dello sviluppo incerto… Il Sud sospeso tra la vita e la morte che secondo Carlo Levi qui sono onnipresenti, convivono nell’esperianza quotidiana.
In proposito vale la celebre affermazione di Albert Canus, il più mediterraneo dei grandi autori del 900:
“Per correggere una indifferenza naturale, venni messo a metà strada fra la miseria e il sole. La miseria mi impedì di credere che tutto sia bene sotto il sole e nella storia; il sole mi insegnò che la storia non è tutto…”.
Oscar Iarussi, La Gazzetta del Mezzogiorno
15 agosto 2016, pagg. 1-17