“Solitamente il mondo quando pensa agli USA, ricorda la skyline di Manhattan o alle stars di Hollywood, al paese della legalità, della democrazia per eccellenza, del benessere economico, ma in realtà non è così. La maggior parte dei cittadini americani vivono in agglomerati urbani dispersi tra le coltivazioni di mais, di cotone o in mezzo a zone polverose delle aree semi desertiche dove lo Store più vicino si trova a molte miglia di distanza. Agli abitanti di quei luoghi poco importa di essere governati da un’avvocatessa in tailleur firmato made in Italy o da un miliardario digiuno di politica; a loro basta una cassa di birra, e la partita dei Lake alla TV”. Questo è ciò che sostiene Oliver, studente di 24 anni proveniente da un paesino del Missouri , “Sarebbe come se sottoponessi mio nonno alla lettura della Repubblica di Platone chiedendone una critica! Gli Americani hanno votato Trump per completa ignoranza e disinformazione”
Danielle 22 anni: “Purtroppo non c’era scelta! Chi ha più possibilità economiche scende in politica; credo che agli USA necessiti una riforma elettorale di fondo, tutti devono avere un’opportunità e non essere vincolati a soli Democratici o Repubblicani. Ammiro l’Italia e molti altri Paesi sicuramente più democratici di noi”
Amos 22 anni: “ La democrazia è finita, si tratta di un 11 settembre politico, Trump non mi rappresenta come non rappresenta la più parte degli americani. Trovo però inutile manifestare contro di lui visto che ormai ha vinto e che Dio ci protegga”
Samantha 23 anni:” Viviamo in un paese dove la delinquenza determinata dalla disoccupazione è un problema gravissimo. Gli europei pensano che qui si viva benissimo e che i dollari girano con facilità! Per studiare faccio la cameriera di notte e quando rientro a casa ho paura di essere violentata, scippata, o picchiata per 50 dollari. Spero Trump faccia qualcosa”
Teresa 25 anni:” Sono di origini italiane, vengo dal Texas, e per arrivare qui ho dato il meglio di me stessa. I governi non aiutano negli studi, devo lavorare come baby sitter per pagare le tasse e non lo faranno ne Trump tanto meno la Clinton”
Patricia 24 anni:” La colpa della vittoria di Trump la si deve solo all’Europa. La più parte della popolazione americana ha origini europee , ora stiamo a vedere”
Hallison 25 anni:” Sono felice della scelta! Era ora di cambiare, non se ne può più di falsi bigottismi e perbenismi dei democratici che poi sono i primi a destare scandalo! Se avesse vinto la Clinton nessuno sarebbe sceso in piazza e ora lei non fa nulla per fermare queste manifestazioni”.
Queste le reazioni di alcuni giovani studenti della Georgetown University, ragazzi pieni di speranze, di idee fresche e che sono sempre più convinti di vivere in un Paese dove la democrazia è rimasta solo sulla carta di George Washington.