Tutto da rifare. La legge elettorale inciampa in Parlamento e cade sotto i colpi dei franchi tiratori. Alla prima votazione su due emendamenti identici presentati dalla forzista Biancofiore e dal grillino Fraccaro. Oggetto: estendere anche al Trentino Alto Adige, dove si vota con il Mattarellum, le nuove regole elettorali. Il voto a scrutinio segreto approva la modifica: 270 voti favorevoli e 256 contrari. E íl relatore, il pd Emanuele Fiano, ammette: «La legge elettorale è morta». Il leader del M5S, Beppe Grillo: «Provvedimento affossato, è meraviglioso». Mentre per Berlusconi «ora è difficile andare alle urne». Adesso la legge torna in commissione e si riparte daccapo o quasi.
Le reazioni e i partiti.
Renzi e Berlusconi si parlano per telefono nel primo pomeriggio. A Berlusconi che prova a convincerlo che c’è ancora una possibilità di tenere in vita il frutto della loro intesa, Renzi replica che, a suo avviso, la via maestra sia quella del voto anticipato, da raggiungere con tutti i mezzi possibili. La legge elettorale va fatta con decreto legge. Occorre fare i conti con le perplessità di Mattarella, per il quale tornare alle urne senza uno straccio di legge degna del nome non è possibile.
I mercati esultano
L’effetto urne in Italia c’è e come. Lo si è visto chiaramente nell’ultima giornata di contrattazioni. Piazza Affari ha chiuso in rialzo dell’1,46% segnando la migliore performance tra le Borse europee II listino milanese deve però tutto il suo guadagno allo scatto pomeridiano, in concomitanza con i fatti di Montecitorio. Gli investitori hanno festeggiato la “scampata riforma” acquistando le azioni della Borsa milanese e i titoli di Stato italiani. II rendimento dei BTp a 10 anni è sceso dal 2,27% al 2,17% (-10 punti di base in una sola seduta) e lo spread con il Bund tedesco si è ridimensionato a 191 punti rispetto ai 201 della vigilia. Gli investitori hanno detto ai politici cosa pensano dell’ipotesi di elezioni anticipate a settembre o ottobre: meglio evitare,.I mercati detestano l’incertezza e un anticipo elettorale in Italia li obbligherebbe a fare i conti con questo fattore. Secondo l’ultimo rapporto di Goldman Sachs durante la corsa al voto d’autunno scatterebbe un ingranaggio che può portare lo spread sulla Germania a 250 punti. Prima ancora che sia chiaro chi uscirà in testa dalle urne.