La furia di Burian, il vento siberiano che i tabloid britannici hanno soprannominato “la Bestia dall’Est”, sta piegando gran parte dell’Europa con i termometri in picchiata e il bilancio dei morti che e’ gia’ arrivato a dieci. In tutto il continente, le autorita’ stanno aprendo rifugi di emergenza e aumentando gli sforzi per i senzatetto.
Almeno cinque decessi sono stati segnalati nella Polonia ieri con la colonnina di mercurio che durante la notte, a Varsavia, e’ scesa a meno 16 gradi. Ancora piu’ pungente il freddo in Lituana dove le temperature hanno raggiunto i 26 gradi sotto il gelo. Nella capitale Vilnius e’ stata segnalata una morte sospetta per assideramento di un uomo. La Gran Bretagna deve invece fare i conti con la neve (sono attesi dieci centimetri) e i ritardi nei viaggi su strade, reti ferroviarie e negli aeroporti, mentre l’elettricita’ e persino il servizio di telefonia mobile potrebbero essere tagliati in alcune aree. Ieri la British Airways ha cancellato piu’ di 60 voli a corto raggio sia in partenza che in arrivo dall’aeroporto di Londra Heathrow.
In Francia i meteorologi hanno annunciato forti nevicate in gran parte del paese a partire da domani. Almeno tre persone sono morte a causa del freddo. Ad Ajaccio, in Corsica, gia’ oggi gli abitanti si sono svegliati con quindici centimetri di neve sulla spiaggia, qualcosa che non si vedeva dal 1986.
Le temperatura continueranno a scendere anche nei prossimi giorni. I timori sono alti per chi dorme fuori. Il sindaco di Etterbeek, in Belgio, ha affermato che coloro che dormono fuori sarebbero stati detenuti con la forza se si fossero rifiutati di andare in rifugi. A Berlino, i crescenti timori per i senzatetto hanno portato i funzionari ad allestire altri 100 posti letto, con i rifugi della citta’, per un totale di 1.200 posti, gia’ occupati al 90 per cento.