Salvatore Cuffaro non andrà ai servizi sociali. Il Tribunale di sorveglianza ha rigettato la richiesta dell’ex governatore siciliano. Martedì scorso la Procura generale aveva espresso parere favorevole alla scarcerazione, seppur con dei distinguo.
Cuffaro avrebbe potuto svolgere un’attività lavorativa presso l’istituto dei ciechi di Roma, ma non in Sicilia presso la missione “Speranza e carità” di Palermo, come richiesto dai legali di Cuffaro. Oggi il giudice ha chiuso a ogni possibilità. Per Cuffaro resta chiuso il portone di Rebibbia, dove si trova dal gennaio 2011 e dove sta scontando una condanna a sette anni per favoreggiamento aggravato di Cosa nostra.