Daniela Gangemi
Le dinamiche attuali e i programmi futuri per Forza Italia, ma anche le necessità e gli sviluppi in ambito regionale. Abbiamo parlato con Candeloro Imbalzano, già presidente II Commissione bilancio, attività produttive e fondi comunitari della Regione Calabria.
Quali sono i passi che sta compiendo il partito?
“Forza Italia sta raccogliendo le fila. Lo dimostrano le iniziative importanti fatte, come quella del presidente Tajani a Fiuggi, e quella della presidente Gelmini a Milano, alla presenza non solo di parlamentari ma anche di manager di grandi aziende, a dimostrazione delle enormi potenzialità della rete ed il tipo di comunicazione nuova che anche Forza Italia si accinge ad assumere. Su questo Berlusconi ha insistito parecchio. É chiaro che l’obiettivo è quello di riprendere le fila del centrodestra con la Lega. Credo che dopo le elezioni europee, Salvini sarà costretto in qualche modo a fare una riflessione. Non sembra che ci sia un governo al momento, ma due governi con due distinte linee politiche diametralmente opposte. I grillini cercano di portare avanti politiche assistenzialiste che non produrranno nulla, anzi saranno la tomba del movimento. Ad esempio, il reddito di cittadinanza non sarà mai a regime e toccherà pochissime persone, perchè la riforma dei centri per l’impiego non si esaurisce in tre mesi come dicono i grillini, ma richiederà non meno di un anno nonostante le risorse presenti, che sono comunque da verificare essendo la manovra finaniaria ancora in itinere. Mi auguro che Salvini arrivi alla conclusione naturale che era quella del programma elettorale”.
La Regione Calabria è attualmente governata dal centrosinistra. Qual è secondo lei il bilancio sino a questo momento ed i possibili interventi futuri?
“É stata una legislatura catastrofica per la Calabria. Oliverio ha sbagliato tutto. Per le risorse comunitarie, che sono il canale di spesa più importante, avevo suggerito, in virtù della mia esperienza di presidente della commissione fondi comunitari, di creare una struttura interdipartimentale, interassessorile sotto le dipendeze del Presidente della Regione che inglobasse alcuni dirigenti, esperti di fondi comunitari di vari assessorati, per creare una cabina di regia. Oliverio ha realizzato invece qualcosa di incomparabile con questa proposta, con risultati catastrofici per la Calabria. Inoltre, sui fondi del Fondo sociale, FESR ed agricoltura c’è una percentuale di spesa disastrosa. La Calabria rischia anche in agricoltura di perdere centinaia di milioni di euro con un effetto catastrofico sull’ agroalimentare. L’ errore grave che ha commesso Oliverio è di aver tenuto per sè le deleghe dell’agricoltura e dei fondi comunitari. Mentre, avrebbe dovuto responsabilizzare persone esperte. In questo modo la Regione avrebbe fruito di risorse importantissime, l’economia avrebbe resistito meglio all’ impatto di una lunga crisi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti, i fondi rischiano di tornare per centinaia di milioni in Europa, stesso discorso anche per quanto riguarda il sociale e l’avviamento al lavoro per i giovani, settore dove non è stato fatto quasi niente con ripercussioni enormi per la Calabria”.
Il suo impegno e alla sua esperienza per la Calabria?
“Nelle prossime settimane sarà ufficializzato il candidato alla presidenza della Regione per Forza Italia e questo è un punto importante rispetto alla confusione del centrosinistra. Voglio riprendere il lavoro interrotto con l’anticipo della fine della nona legislatura. Sul fronte della sanità, il nodo del commissariamento deve essere sciolto. Dopo 10 anni di catastrofe economica dei livelli di assistenza della sanità, credo che il commissariamento non abbia più motivo di esistere. È necessario creare, seppur tagliando gli sprechi, un collegamento diretto tra gli ospedali del territorio, le strutture, il privato sanitario e il Dipartimeno sanità della Regione. Poi, la Zona Economica Speciale di Gioia Tauro rispetto alla quale il governo sta perdendo troppo tempo. É un’occasiome unica per mettere in modo l’economia della nostra regione. Ma anche l’agricoltura. Abbiamo messo in piedi delle leggi con anessi distretti agroalimentari per Reggio Calabria e per la piana, ma pensiamo di creare anche un distretto rurale per la Locride per valorizzare le grandi risorse enogastronomiche ed alimentari. E poi, sul fronte dell’aiuto alle imprese rase al suolo dal fatto che non sono state spese risorse comunitarie a sostegno dell’attività. Penso, inoltre, ai progetti per l’avviamento lavorativo dei giovani e l’utilizzo delle grandi risorse europee, nazionali e regionali. C’ è una legge sul turismo che è stata dimenticata. La Calabria ha potenzialità enormi in termini di turismo, ma si devono mettere in campo iniziative per realizzare quello che la legge prevedeva e di cui nella legislatura del centrosinistra non si è visto nulla”.