Il 28 agosto 2017 sequestrarono un commerciante a Melito di Porto Salvo, in provincia di Reggio Calabria, e lo picchiarono per farsi consegnare l’incasso della giornata: adesso i Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia in carcere emessa dal Giudice per le indagini preliminari nei confronti di C.R., reggino di 46 anni, e di un marocchino 34enne. Sono accusati, in concorso, di rapina, sequestro di persona, lesioni personali, porto e detenzione di arma clandestina, ricettazione e furto. Il provvedimento è scattato al termine delle indagini partite subito dopo l’arresto in flagranza di uno del gruppo, un minorenne ucraino, che aveva partecipato all’azione: i tre, lungo la SS 106, all’altezza del bivio per Marina di San Lorenzo, utilizzando un’autovettura appena rubata, bloccarono, costringendolo contro il guardrail, il veicolo condotto dall’imprenditore e, sotto la minaccia di un fucile a canne mozze, gli intimarono di consegnare il denaro. La vittima non poté far altro che consegnare i pochi soldi contenuti nel portafoglio non avendo con sé l’incasso della giornata. Non convinti dalla versione fornita dall’imprenditore, controllarono a fondo il veicolo e, non rinvenendo il denaro, decisero di portare la vittima in una zona isolata di Melito Porto Salvo, per malmenarlo e minacciarlo ulteriormente e indurlo a riferire dove custodiva il denaro. La banda decise di mandare il complice minorenne insieme con l’imprenditore nel luogo indicato ma una pattuglia in abiti civili intercettò l’autovettura dell’imprenditore arrestò il minorenne. Ad aiutare le indagini, anche l’intercettazione dei dialoghi fra gli indagati e l’esame dei filmati registrati dagli impianti di sorveglianza della zona. Il marocchino arrestato si trovava già in carcere a Cosenza per il 46enne si trovava ai domiciliari ed è stato trasferito al carcere di Arghillà.