Il Caravaggio conteso: nella polemica tra amministrazione comunale Ministero sullo spostamento di un’opera del Pio Monte della Misericordia al Museo di Capodimonte si inseriscono, adesso, personalità dell’arte e della cultura.
Il 12 aprile, nel Museo di Capodimonte, si aprirà la grande mostra “Caravaggio a Napoli”. Una di quelle che, da sole, spingono i turisti a mettersi in viaggio. Ma il dipinto “Le sette opere di misericordia” che il genio ribelle dipinse nella città degli ultimi capolavori ed è custodito nel Pio Monte della Misericordia, non ci sarà.
Un’occasione mancata, dice il sindaco de Magistris. C’è un parere tecnico, replica il ministro dei Beni Culturali, Bonisoli. Riccardo Muti che aveva detto, con la consueta franchezza, che perfino la Pietà di Michelangelo fu portata a New York, ha avuto dal ministro una risposta seccata: “Il maestro Muti ha una certa età, gli voglio bene”.
Intanto parte l’appello firmato, anche dall’estero, da oltre 100 personalità dell’arte e della cultura, per chiedere a Bonisoli che l’opera sia esposta a Capodimonte. Lo firmano, fra gli altri, lo scrittore francese Daniel Pennac, Riccardo Muti, il compositore Roberto De Simone, il presidente del Fai, Carandini, Renzo Arbore…
Intanto il ministro, d’Intesa con il direttore del museo Bellanger, per superare la querelle, ha deciso di sdoppiare la mostra: una navetta porterà i visitatori al Pio Monte della Misericordia.