Ultimo appuntamento della stagione al Teatro Lendi di via A. Volta 176 (strada provinciale Frattamaggiore-Sant’Arpino), dove, mercoledì 10 aprile, alle 21, arrivano Maria Grazia Cucinotta, Michela Andreozzi e Vittoria Belvedere con “Figlie di Eva”, in replica fino a venerdì 12 aprile. Lo spettacolo, scritto da Michela Andreozzi, Vincenzo Alfieri, Grazia Giardiello, è curato nella regia da Massimiliano Vado.
TRAMA
Tre donne sull’orlo di una crisi di nervi sono legate allo stesso uomo, un politico spregiudicato, corrotto e doppiogiochista, candidato premier delle imminenti elezioni.
Elvira è la sua assistente perfetta, Vicky la moglie e Antonia la ricercatrice universitaria che sta aiutando il figlio del politico a laurearsi.
Ma le tre donne sono anche di più: Elvira è una specie di Richelieu, una grande donna dietro un grande uomo; Vicky è l’artefice della fortuna economica del marito, e Antonia una professoressa che vende voti all’università.
L’uomo dopo averle usate per arrivare in vetta, le scarica senza mezzi termini: Elvira scopre che ha firmato dei documenti che la possono incastrare: si ritrova ad essere intestataria di società fallimentari.
Vicky viene lasciata per una Miss appena maggiorenne.
Antonia, dopo aver portato alla vittoria il figlio del candidato premier, un emerito imbecille, viene fatta fuori dall’Università…. e al suo posto viene preso proprio il ragazzo.
Le donne, dopo un tentativo di vendetta personale che nessuna di loro riesce a portare a termine, pur conoscendosi appena e detestandosi parecchio, si uniscono per vendicarsi tutte insieme. Ingaggiano un giovane, bellissimo e sprovveduto attore squattrinato, Luca, e come tre streghe usano tutti i loro trucchi per trasformarlo ne “l’uomo perfetto”: lo istruiscono, lo sistemano e lo preparano, fino a fare di lui un antagonista politico così forte da distruggere il cinico candidato premier proprio sul terreno in cui si sente più forte: la politica.
Un po’ Pigmalione, un po’ Club delle Prime Mogli, un po’ Streghe di Eastwick, Figlie di Eva è la storia di una solidarietà ma anche della condizione femminile, costretta a stare un passo indietro ma capace, se provocata, di tirare fuori risorse geniali e rimontare vincendo in volata.