Il rientro a scuola direttamente a settembre è sempre più probabile. Ieri lo hanno confermato la vice ministra dell’Istruzione Anna Ascani e il sottosegretario Giuseppe De Cristofaro. La esponente dem, ospite ad Ag o r à , ha espresso prudenza: “Riaprire le scuole è un rischio e non ce lo possiamo permettere. Non è vero che non stiamo pensando alla ripartenza, ma è probabile che le condizioni per attuarla si verifichino a settembre.” Nonostante i bambini siano colpiti in maniera meno aggressiva dal virus, le probabilità di contagio sarebbero alte: “L’Oms e l’Iss ci dicono che le scuole sono purtroppo luoghi in cui il contagio si moltiplica”. Anche De Cristofaro, parlando a 24 Mattino, ha confermato: “Immaginiamo più probabile una ripartenza a settembre”. Non da escludere, per il sottosegretario LeU, l’ipotesi di un doppio turno per recuperare il programma perso. Ma forse, più che nuove ipotesi o chiacchiere, arrivati a questo punto, occorrerebbe far sapere a famiglie e studenti quali sono le decisioni del governo. L’anno scolastico èm quasi finito. Mancano poco più di due mesi. Non si possono lasciare milioni di persone nel dubbio. Sulla scuola, così come per tutti gli altri servizi pubblici essenziali, serve soprattutto chiarezza.