“Per le parti c’è la parte di fondo perduto, che lo scorso mese è stata di 600 euro e questa volta dovrebbe essere aumentata a 700-800. Si stanno cercando le risorse ad hoc per ripartire al meglio, anche se questa volta nella seconda tornata che si vadano a garantire queste risorse a quelli meno ricchi “. Lo ha detto il vice ministro dello Sviluppo, Stefano Buffagni, a “Notizie oggi” su Canale Italia 83.
“Chi ha una dichiarazione dei redditi molto alta non credo che ne abbia totalmente bisogno nel breve”, ha aggiunto. Tuttavia si tratta di aiuti che non bastano a tutelare gli autonomi. Molte scadenze contributive e fiscali permangono nonostante l’attività lavorativa pressoché ferma, in più occorre far fronte alle spese quotidiane: affitto, bollette e spese per generi alimentari. Già aiuto di 600 euro – per chi l’ha ricevuto – si è rivelato del tutto inadeguato per chi abita nella grandi città come Roma o Milano, dove con la somma si è riusciti a malapena a pagare l’affitto per una stanza.
Il presidente del Codacons, Marco Maria Donzelli: “Viviamo un momento particolare che sta mettendo in serie difficoltà le famiglie italiane. Per i dipendenti sono state stabilite CIG in deroga, ma per gli autonomi gli aiuti sono insufficienti ”.
Per tali motivi il Codacons invia oggi lettera al Viceministro Buffagni, chiedendo interventi e aiuti economici più adeguati per gli autonomi, prevedendo la sospensione dei versamenti degli oneri contributivi per il 2020 e l’aumento degli aiuti economici a 1.000 euro per autonomi e lavoratori stagionali.