“Stiamo assistendo all’abbandono dei stabilimenti da parte di ArcelorMittal”, dichiara il segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera.
“Ormai siamo arrivati a circa 40 MLN di euro di scaduto, che a fine maggio potrebbero arrivare a 60. Ci sono perdite importanti che secondo le stime potrebbero arrivare a livelli di circa 1 MLN di euro al mese come nel passato. Indotto, appalti e trasporti che vanno avanti solo con gli anticipi: è una situazione che non può essere più sostenuta. C’è bisogno di un intervento del Governo prima che ArcelorMittal continui ad accumulare solo debiti e iniziare a pensare alla clausola di rescissione del contratto e contemporaneamente portare gli impianti al macero. Ieri – prosegue Spera – abbiamo sollecitato con una lettera la richiesta di incontro urgente al Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, e al Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo. La cassa integrazione per Covid-19 è stata usata senza alcun criterio in tutti i siti: solo a Taranto sono stati messi in cassa integrazione circa quattromila lavoratori che si vanno aggiungere ai milleseicento in amministrazione straordinaria. Investimenti per l’ambientalizzazione fermi, scarsa manutenzione degli impianti e gestione approssimativa: ormai hanno deciso di abbandonare i progetti e il rilancio del siderurgico e dell’ambiente soprattutto a Taranto. La multinazionale – conclude Spera – per l’Ugl, sta umiliando il nostro Paese e tutti i lavoratori: non è possibile continuare ad accettabile questa farsa”